Conte-Inter, il retroscena: "Dopo Mourinho Moratti non lo volle per un motivo preciso"

Antonio Conte
Antonio Conte / Gabriele Maltinti/Getty Images
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Per lo scudetto all'Inter manca poco, con la strada verso il tricolore completata al 95%, come spiegato dallo stesso Antonio Conte a margine della sofferta vittoria con il Verona dell'ultimo turno. E proprio sull'attuale tecnico Ernesto Paolillo, ex dirigente del club nerazzurro, ha rivelato un interessante retroscena ai microfoni di Calciomercato.com in una diretta Twitch.

Jose Mourinho
Mourinho ai tempi dell'Inter / Handout/Getty Images

"Il mio pentimento più forte è stato quello di non aver perseguito in fondo la mia idea, che era quella di smobilitare una squadra sì vincente ma stanca e vuota. E Mourinho che lo sapeva bene è scappato la sera stessa della vittoria e quello non glielo perdonerò mai. Io ero convinto che quella squadra andasse smantellata per motivi anche etici, perché non si può vincere una Champions e andare davanti alle telecamere (Milito, ndr) a chiedere un aumento. Ma Moratti mi disse: "Cosa succede se non vinciamo dopo aver smontato la squadra e i tifosi me lo imputano?".

Jose Mourinho, Massimo Moratti
Mourinho e Moratti nel 2010 dopo la Champions vinta / Shaun Botterill/Getty Images

E ancora: "Io pensavo che sarebbe stato bello ricominciare da capo e con un allenatore diverso da Benitez, che sapesse costruire e lavorare su una nuova squadra. Se avevo un'idea? Conte e lui se lo ricorda. Ne avevamo parlato in uno stadio dopo una partita dell'Inter, si chiacchierava e gliel'avevo buttata là. Lui aveva idee chiare.Il problema vero è che in quel momento il presidente non se la sentiva di portare davanti alla tifoseria dopo Mourinho uno juventino" ha concluso Paolillo.


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