Conte: "Campionato combattuto. Turnover in vista del Derby? No, pensiamo all'Udinese"

Antonio Conte
Antonio Conte / Gabriele Maltinti/Getty Images
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Vigilia di campionato in casa Inter. I nerazzurri non vogliono perdere terreno sui cugini rossoneri e sono obbligati a strappare l'intera posta in palio in casa dell'Udinese, nel match in programma sabato alle ore 18. Sarà l'ultima gara del girone d'andata, che decreterà anche la squadra Campione d'Inverno. Il Milan, oltretutto, giocherà in contemporanea contro l'Atalanta. Come di consueto, Antonio Conte ha presentato la gara nella più classica conferenza stampa pre-partita. Queste le sue parole.

Sulla partita contro l'Udinese.

"Non bisogna mai affrontare le gare con superficialità in Italia, soprattutto contro squadre come l’Udinese, una squadra fisica, strutturata, con buoni giocatori di gamba e forti in ripartenza. Una gara da non sottovalutare e preparare al meglio".

Sul morale della squadra dopo la vittoria contro la Juventus.

"Quando batti squadre forti come la Juventus devi aver fatto per forza di cose un'ottima partita, sbagliando pochissimo. Siamo stati bravi a sfruttare i loro punti deboli, stando molto attenti e non commettendo errori. Una gara che ci ha dato tre punti e ci ha fatto capire che siamo sulla strada giusta, anche se sappiamo che c'è ancora tantissima strada da percorrere e dobbiamo lavorare ancora di più. Sono partite che devono darci ancora più entusiasmo per lavorare anche più duramente rispetto a prima. L'Inter, per storia e tradizione, deve cercare di ottenere il massimo in ogni partita. Domani si ricomincia, ci sono tre punti in palio contro un'ottima squadra. Dobbiamo giocare nella stessa maniera rispetto alla partita contro la Juventus".

Sensazioni al giro di boa del campionato.

"Io ho sempre detto che considero questo campionato estremamente combattuto, con sette squadre che possono giocare per un duplice obiettivo, scudetto e zona Champions. Il girone d'andata ha confermato questo, qualcuno ha viaggiato con passo più spedito e altre meno".

Sul turnover in vista delle gare ravvicinate.

"I ragionamenti vanno fatti esclusivamente sull'Udinese. Sappiamo l'importanza del campionato perché dà due possibilità tra scudetto e zona Champions. Per questo è prioritario su tutto. Domani affronteremo l'Udinese con la giusta concentrazione, il resto lo vedremo successivamente".

Sulla mancanza di gol dagli attaccanti nelle ultime gare.

"Penso che questa sia una situazione molto consolidata nelle mie squadre, dove non segnano solo gli attaccanti. Penso che anche l'anno scorso siamo stati una delle squadre che hanno portato più giocatori a fare gol. Attacchiamo anche con centrocampisti e difensori, anche se è inevitabile che gli attaccanti siano il terminale offensivo e per loro ci siano più occasioni. Ma tutti sono coinvolti, attaccando con tutti i reparti".

Sul cambio di mentalità dopo la vittoria contro la Juventus.

"Sicuramente abbiamo iniziato un percorso, questo l'ho sempre detto. Da un anno e mezzo si sono fatti miglioramenti sotto ogni punto di vista. Non solo sul campo ma anche nell'affrontare le partite nella giusta maniera. Abbiamo iniziato questo percorso che deve portare a una crescita di tutti i calciatori perché quando vuoi raggiungere obiettivi importanti questo passa attraverso la crescita di tutti a livello tecnico, tattico, di mentalità e concentrazione. I ragazzi sanno facendo degli step importanti, chi in maniera più rapida e chi più lenta, ma tutto passa dal migliorare singolarmente i calciatori. Se vogliamo stare in alto i margini di errore sono minimi e non bisogna accontentarsi del successo quotidiano, che è effimero. Dobbiamo pensare al successo duraturo e che possa portare a fine stagione a qualcosa di importante".

Sul paragone tra la sua Italia e la sua Inter.

"Non mi piace fare paragoni con quanto successo prima. Ogni situazione va affrontata nella giusta maniera e non puoi avere un cliché sempre uguale. E' inevitabile che la crescita passa anche da una convinzione. Dal fatto di riuscire a convincere i calciatori e c'è solo un modo per farlo. Con il lavoro, che deve portare poi dei risultati, perché poi quando non arrivano viene messo in discussione. Sicuramente però c'è tutto nel lavoro di un tecnico, anche a livello di testa, ma i giocatori sanno benissimo che a loro non mentirò mai e a loro parlo col cuore in mano. Non vendo fumo, sanno cosa penso realmente".

Sulla vittoria contro i bianconeri poco esaltata dai media a causa delle tante assenze della Juve.

"A noi deve interessare poco se vengono esaltati o meno i nostri meriti o i demeriti dell'avversario. Sappiamo che abbiamo giocato una partita importante sotto tanti punti di vista. La Juventus altre volte era in difficoltà di organico e ha dato risposte importanti. Senza una grande partita difficilmente avremmo vinto contro squadre abituate a questo tipo di partita, abituate a sentire il sangue negli scontri diretti. Ci va benissimo tutto, la valutazione da fare è quella nostra. Abbiamo vinto con merito, è giusto si facciano commenti e ognuno faccia la propria considerazione ma dobbiamo andare avanti col nostro pensiero".


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