Conte: "Alternative a Lukaku? Perisic e Pinamonti possono sostituirlo. Sanchez non è ancora pronto"
Vigilia di campionato per l'Inter, reduce dal pari esterno con lo Shakhtar in Champions League e ora chiamata a sfidare il Parma nella 6ª giornata di campionato. Antonio Conte, però, dovrà fare a meno del suo totem Romelu Lukaku, alle prese con un problema muscolare e a rischio anche per la gara con il Real Madrid di martedì prossimo. Queste le parole in conferenza stampa dell'allenatore nerazzurro riportate da fcinternews.it
Il Parma è abituato a giocare a viso aperto. Pensa sarà così anche domani?
"Onestamente penso che il Parma abbia una propria fisionomia. Le squadre di Liverani cercano sempre di giocare a calcio. E' inevitabile che ci sarà sempre una strategia dietro ogni partita. Come ce l'abbiamo noi ce l'ha il Parma".
Come sta Lukaku? Ci sono possibilità di recuperarlo per il Real Madrid?
"Ha avuto questo problemino muscolare durante la gara contro lo Shakhtar quando ha calciato la punizione. Ha tuttora questo affaticamento, è giusto recuperarlo nel migliore dei modi. Sapete benissimo che Romelu è importante per noi, così come gli altri, soprattutto avendo anche l'assenza di Sanchez che si è trascinato un problema dalla nazionale. Stiamo monitorando la situazione cercando di agire per il meglio del calciatore e dell'Inter. Dispiace sicuramente anche perché in questo periodo ne avremmo avuto bisogno. Stiamo recuperando alcuni calciatori dal Coronavirus, ma ho grande fiducia nei calciatori a disposizione e dobbiamo far bene a prescindere".
Sanchez invece ci sarà per Madrid? Pinamonti è pronto per giocare?
"Anche Sanchez non è pronto. Sinceramente bisogna aspettare che i dottori e il giocatore diano l'ok perché a volte la troppa smania di voler giocare fa commettere anche al giocatore una decisione sbagliata. Bisogna avere pazienza e cercare di fare esperienza su quel che accade, soprattutto per i calciatori perché come ho detto i calciatori si devono prendere grandi responsabilità e devono essere consapevoli delle situazioni perché forzare può portare a delle conseguenze negative per loro e la squadra. Penso che tutto serva per fare esperienza soprattutto per i giocatori più che per me o lo staff medico".
Per Gagliardini c'è ancora da aspettare dopo il rientro dal Covid?
"Quello che abbiamo fatto con Young poteva sorprendere, ma siamo stati molto bravi con lo staff a gestire l'emergenza, cercando di mantenerli in forma a casa. Sono tutte situazioni borderline perché rischiarlo poteva essere un punto interrogativo, al tempo stesso sapevamo che era allenato e che Perisic aveva bisogno di riposare. Sono tutte situazioni create da un problema momentaneo per cui bisogna fare di necessità virtù. Gagliardini sta bene, si è allenato a casa e i parametri sono buoni. E' disponibile a tutti gli effetti e sono contento di riaverlo perché centrocampo e attacco sono stati molto colpiti in questo periodo dopo la sosta per le nazionali".
Con il rientro di Gagliardini potrebbe avanzare il raggio d'azione di Vidal?
"Arturo è un giocatore che ha raggiunto una maturazione importante. Ha avuto grandissime esperienze, quando l'ho avuto io era molto più offensivo, attaccava tanto gli spazi e l'area. Ora mi sembra più maturo, responsabilizzato. Posso chiedergli tutto. Se guardate le caratteristiche dei centrocampisti tanti ne hanno più di offensive che difensive. Questo mi porta a chiedere ad Arturo di occupare una posizione più strategica, ma sono veramente contento perché ci ha portato personalità, esperienza, cattiveria. Anche lui ha dovuto giocare sempre, in questo periodo ho avuto un po' di timore perché veniva dall'inattività a Barcellona e ha giocato anche in nazionale. Ha risposto alla grande, se c'è possibilità di dargli un po' di respiro perché se no rischiamo di sovraccaricare i calciatori e arrivare alle ultime partite di questa fase veramente tirati".
Avete avuto qualche episodio arbitrale contro, ma dopo ogni gara non avete commentato né come allenatore né come società. E' una scelta precisa?
"Penso che sia giusto fare delle valutazioni nelle sedi opportune e che il club e i dirigenti eventualmente si facciano sentire in determinate situazioni. Non va bene che sia sempre l'allenatore a esporsi, ma da questo punto di vista siamo concentrati sul calcio e lo stesso i calciatori. Al resto pensa la dirigenza se ci sono stati episodi negativi".
E' soddisfatto del rendimento di Brozovic?
"Sono soddisfatto di tutti i calciatori per quel che stanno dando e devo essere doppiamente soddisfatto perché l'hanno fatto in un momento in cui non c'erano alternative. Anche quando vedevo stanchezza in allenamento non potevo fare altrimenti e ho chiesto uno sforzo supplementare. Non posso che essere soddisfatto. Brozovic ha fatto le ultime due partite molto importanti, sa che ha margini di miglioramento ma non posso che essere contento di lui e di tutti gli altri, nessuno escluso. Stanno facendo bene, c'è grande disponibilità anche nella fatica a giocare".
Perisic può essere una soluzione per la gara di domani? Gervinho può fare al caso dell'Inter?
"Perisic ha già giocato da punta nel periodo di precampionato dell'anno scorso. Ha delle caratteristiche per cui può giocare da attaccante e può essere un'alternativa importante nel duo d'attacco. Cercheremo di continuare verso la strada che abbiamo scelto. Lo stesso Pinamonti è tornato all'Inter, deve crescere e mangiare pane duro ma sta dimostrando grande attitudine e applicazione. E' entrato bene nella nostra idea e quindi deve rappresentare un'alternativa visto che Lukaku e Sanchez non sono presenti e Lautaro sta giocando sempre. Dovremo fare delle attente valutazioni. Per quel che riguarda giocatori di altre squadre non ne parlo. Gervinho è un ottimo giocatore, ha fatto cose buonissime ma ho grande rispetto per lui e soprattutto per i miei calciatori. Sono contento di chi ho e non sto pensando a gennaio, ma solo a domani visto che abbiamo una partita dura".
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