Pioli: "Milan, rialzati! A Firenze Ibra ci sarà, vedremo se dall'inizio"
Il Milan è chiamato a riscattarsi dopo la bruciante eliminazione in Europa League patita giovedì con il Manchester United. Davanti, però, c'è una Fiorentina in cerca di altri punti salvezza, per una che per Stefano Pioli, grande ex della sfida, non potrà essere come le altre. Il tecnico rossonero, in conferenza stampa, ha presentato così la gara del "Franchi".
Il Milan contro lo United ha esibito un gioco evoluto, senza alibi, è il vero patrimonio di questa stagione?
"E' stato un dispiacere forte ma siamo usciti da questa eliminazione ancora più consapevoli delle nostre qualità e che a certi livelli i particolari fanno la differenza. Nelle aree di rigori siamo stati un po' meno qualitativi di quanto potevamo essere" le parole di Pioli riportate da Milannews.it.
Domani la Fiorentina...
"A Firenze ho vissuto tanto da giocatore ed allenatore, poi quanto successo con la tragedia di Davide, sono cose che ti lasciano il segno, non sarà mai una partita normale. Firenze e la Fiorentina sono più di un avversario, l'anno scorso ho ricevuto un'accoglienza che mi aveva riempito di gioia. Domani sarà una gara difficile ma abbiamo le qualità per fare bene".
Domani giocherà Ibra?
"Zlatan ha sfruttato il minutaggio di giovedì, domani ci sarà. Non sappiamo se avrà i 90 minuti ma la sua presenza è importante, ci darà tanto".
Come valuta le parole di Zlatan nel postpartita di giovedì...
"Le parole di Zlatan mi sono piaciute tantissimo. Non poteva dire altro. Noi dobbiamo puntare il massimo, mancano 11 giornate, siamo lì in piena lotta e dobbiamo provare a vincerle tutte, giocando al massimo ogni gara. Probabilmente domani sarà la gara più complicata, sia per la bravura degli avversari sia perché veniamo da un periodo dispendioso ma non ci interessa. Dopo la sosta sono sicuro che andremo forte".
Cos'è successo a Calhanoglu?
"Il covid e gli infortuni ti impediscono di essere brillante, Calha è un giocatore importante, sta cercando di ritrovare la miglior situazione psicofisica, lo farà presto e tornerà ad essere determinante".
Dove sarebbe il Milan senza infortuni?
"Le stagioni sono queste, sapevamo che avrebbe potuto essere una stagione impegnativa. Sino ad oggi eravamo la squadra che aveva giocato di più. Sento che la squadra ha superato il momento delicato, le ultime prestazioni sono state da squadra forte, ha perso per episodi ma non ha fatto mancare convinzione e qualità. Io mi aspetto un ottimo finale di campionato dalla mia squadra".
Che spiegazione ha per i problemi fisici?
"Sono stati troppi, ci sono delle giustificazioni, in alcuni casi qualcosa ci è sfuggito e non dovrà ricapitare. Anche lo storico di un giocatore è importante, ci stiamo lavorando perché non siamo soddisfatti di questi numeri. Dobbiamo lavorare meglio e sperare che la situazione possa migliorare. Abbiamo recuperato Zlatan e Bennacer, mi auguro che la sosta ci dia qualche giocatore in più".
Come sta Bennacer?
"Bennacer sta meglio, è la prima settimana in cui ha lavorato a ritmi alti, non penso che domani giocherà dall'inizio ma potrà essere utile. Trequartista? Lo può fare anche lui, l'importante è che stia bene perché ha importanti caratteristiche che si sposano col nostro modo di stare in campo".
Vlahovic sta migliorando tanto...
"E' cresciuto molto bene, ho sempre apprezzato la sua volontà, è un lavoratore incredibile, quando ti alleni così sei destinato a migliorare. E' un ottimo centravanti ma è giovane e starei attento ai paragoni. Spero continui a fare bene, dalla prossima gara".
Come valuta la stagione di Dalot?
"Ha caratteristiche simili a Theo, è cresciuto anche in fase difensiva, diventerà un giocatore completo. A noi allenatori piace tanto avere giocatori duttili, poi ad un certo momento sarebbe utile dargli una posizione definitiva per renderlo più consapevole delle situazioni in campo".
Si aspetta una reazione dopo l'eliminazione?
"Dispiace uscire ma ho visto attenti i giocatori e domani dovremo reagire da grande squadra".
Non le dà fastidio sentir parlare di lotta scudetto tra Inter e Juventus. Ha appeso le classifiche negli spogliatoi?
"Chi l'ha detto che forse non l'ho fatto".
E' preoccupato dalle convocazioni in Nazionale?
"Siamo orgogliosi quando i nostri giocatori vengono convocati in Nazionale. Abbiamo fiducia anche nei vari staff, mi auguro giochino bene".
L'ha stupita la spensieratezza dello United?
"Questi club non sono spensierati, hanno fiducia nei loro principi di gioco. E' uno step necessario per diventare una squadra vincente. Bisogna credere nelle qualità e nel modo di fare calcio".
L'assenza dei tifosi a San Siro ha pesato nei risultati casalinghi?
"Se avessimo avuto i tifosi ci avrebbero spinto nelle partite più delicate, avrebbero dato un'energia superiore a noi e messo in difficoltà gli avversari. Capiterebbe la stessa cosa anche nelle partite in trasferta. Dobbiamo tornare a vincere a San Siro perché i nostri risultati in casa sono inferiori alle nostre possibilità".
Come hanno reagito i giocatori dopo l'eliminazione?
"Hanno reagito male nel dopo gara, male ieri, con grande determinazione e voglia oggi".
Come gestire questa sosta?
"Gli infortunati hanno avuto due giorni liberi, a chi andrà in Nazionale a qualcuno farà bene giocare, a qualcuno farà bene non giocarle tutte e tre, siamo avanti su questi discorsi. Alla fine rimarranno tre giocatori di movimento, poi avranno modo di recuperare mentalmente e fisicamente".
Quanto manca per rivedere il miglior Calhanoglu?
"Mi auguro poco, i problemi che ha avuto gli hanno fatto perdere un po' di ritmo. La stagione di giovedì è stata più vivace, mi auguro che già domani possa mostrare le sue qualità".
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