Conferenza stampa Milan-Manchester Utd, Pioli: "Non accontentiamoci". Kjaer: "Domani è una finale"

Il Milan domani affronterà lo United
Il Milan domani affronterà lo United / Jonathan Moscrop/Getty Images
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Domani alle 21.00 il Milan sarà alle prese con la partita più importante della stagione. I rossoneri dovranno infatti disputare il match di ritorno degli ottavi di Europa League contro il Manchester United. L'obiettivo è quello di difendere l'1-1 dell'andata e cercare il pass per i quarti.

Oggi pomeriggio si è tenuta la conferenza stampa di rito del tecnico Stefano Pioli, accompagnato per l'occasione dall'esperto difensore Simon Kjaer. Andiamo a leggere cos'hanno detto.

Le parole di Pioli

L'Europa League del Milan e la condizione dello United: "Tutte le partite che abbiamo fatto ci hanno aiutato a crescere. Il risultato domani è importante perché arriverebbe con un avversario di grandissima qualità come il Manchester United. Ora dobbiamo puntare a vincere. Le difficoltà domani ci saranno tutte, visto la qualità dei nostri avversari. Dovremo giocare con grande qualità e personalità per cercare di avere la meglio. Non perdono - mi sembra - da undici partite".

Sugli infortunati e del possibile schieramento di Ibra dal 1': "Bennacer e Ibrahimovic saranno convocati. Rientrano dai lunghi infortuni, ma sono contento del loro recupero. Per gli altri ci dobbiamo prendere un altro giorno. Solo domani capiremo se Leao, Romagnoli, Rebic e Calabria saranno della partita. Sceglierò domani se schierare Zlatan dal 1'. Il suo rientro è importante, ma ovviamente non può avere i novanta minuti nelle gambe". Non so se sia stato bravo a Sanremo perché non l'ho visto, ma sul campo rimane un grande campione. Meglio Ibrahimovic o Cavani? Cavani è un ottimo giocatore, ma Ibrahimovic è un campione e me lo tengo stretto"

Zlatan Ibrahimovic
Ibrahimovic fa sentire la sua presenza anche dalla panchina / Jonathan Moscrop/Getty Images

Sul risultato dell'andata e sulla gara di domani: "Quando prepari le partite te le immagini anche, ma è difficile fare delle previsioni. All'andata il Manchester è stato aggressivo, ma noi siamo usciti bene con una buona gestione del pallone. Dobbiamo cercare di attaccare bene e cercare di essere pericolosi perché non possiamo gestire niente dopo l'1-1 dell'andata".

Sull'andamento delle italiane in coppa: "Le italiane non riescono a reggere il doppio impegno? Gli ultimi risultati delle squadre italiane stanno dicendo questo, anche se l'Inter l'anno scorso è arrivata in finale di Europa League. In Europa si gioca con più ritmo e qualità, noi abbiamo giocato a Manchester con ritmo e qualità su un manto erboso perfetto, mentre in Italia è difficile trovare campi del genere. Siamo un po' indietro su tutto, in Italia dobbiamo migliorare in tutti i settori. Dobbiamo rimboccarci le maniche".

Sugli obiettivi di inizio stagione: "Tutti avrebbero firmato, ma non dobbiamo accontentarci. Abbiamo alzato le aspettative, abbiamo dimostrato di poter ottenere certi risultati. Abbiamo fatto bene finora, ma se a fine anno non avremo nulla in mano. Tutti avremmo firmato per essere a questo punto della stagione agli ottavi di Europa League e secondi in campionato".

Le dichiarazioni di Kjaer

Sulla partita di domani: "Si può fare sempre meglio, ma la partita che abbiamo fatto all'andata ci ha dato ottime risposte. Si può però fare sempre qualcosa in più".

Sull'importanza di passare il turno: "Siamo cresciuti così tanto che non bisogna più parlare del nostro gruppo come giovane. La strada per arrivare qui è stata lunga, ci sono stati step positivi e alcuni più difficili. Abbiamo avuto sempre la stessa giusta mentalità. Quindi, superare il turno sarebbe un grande segnale per il gruppo. Domani è una finale ma se passi il turno non è stato fatto comunque niente".

Sul ritorno di Zlatan Ibrahimovic: "Credo che Zlatan dia sempre qualcosa, anche quando non gioca. Lui lo sa, così come il mister. Non posso esprimermi sulla possibilità che possa giocare o meno domani, ma sono certo che ci darà qualcosa di importante".

Sul Manchester United e il recupero di Cavani: "Sapevamo che avremmo affrontato una bella squadra con buone qualità, ma sapevamo anche della nostra forza. Cavani è un grande attaccante, tra l'altro ho giocato con lui al Palermo, quindi lo conosco bene. La sua carriera parla per da sola, ma sinceramente a noi non interessa chi scende in campo. La nostra preparazione della gara non cambia".

Edinson Cavani
Dopo il forfait nel match d'andata, Cavani sarà della partita / Sebastian Frej/MB Media/Getty Images

Sulla sua esperienza al Milan: "Da quando sono arrivato mi è stato chiesto di essere un esempio di professionalità per i giovani e ho cercato di farlo al meglio. Il gruppo del Milan è fantastico. E' affamato e ha voglia di imparare. Anche io ho imparato tanto da loro e sono cresciuto tanto. Dobbiamo continuare lavorare così e migliorare partita dopo partita".

Su Tomori: "Non lo conoscevo molto ma la mentalità con cui è entrato in squadra è quella giusta. È un difensore veloce e aggressivo, cosa che si vede difficilmente in Italia. Abbiamo parlato molto: la comunicazione tra centrali è importante per capire i movimenti da fare. È un giovane con tantissime qualità".

Christian Eriksen, Simon Kjaer
Kjaer ed Eriksen con la maglia della Danimarca / Richard Heathcote/Getty Images

Sulle parole di Eriksen: "Non ho visto che aveva detto qualcosa su di me. Se ha detto qualcosa di negativo stava scherzando, se invece ha detto qualcosa di positivo gli dico grazie".


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