Come sta andando il Mondiale dei giocatori della Juventus

Wojciech Szczesny
Wojciech Szczesny / Sebastian Frej/MB Media/GettyImages
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Tra i tanti giocatori presenti al Mondiale 2022 in Qatar una buona fetta è rappresentata da quelli della Juventus. La "delegazione" proveniente dalla Continassa è rappresentata da ben undici elementi, più o meno protagonisti con le loro rispettive nazionali. Da Vlahovic e Kostic con la Serbia fino a Milik e Szczesny con la Polonia, passando per Bremer, Danilo e Alex Sandro con il Brasile. Andiamo a scoprire il bilancio provvisorio dei bianconeri durante questa spedizione qatariota.

Per il portiere Szczesny finora grandi prestazioni: l'estremo difensore polacco ha mantenuto la porta inviolata contro il Messico e contro l'Arabia Saudita. In quest'ultima occasione degno di nota il suo doppio intervento sugli sviluppi di un calcio di rigore, con gli addetti ai lavori che si sono chiesti persino se sia il più forte portiere del Mondiale. Per Milik invece due presenze inanellate, ma senza andare a segno.

Passiamo adesso alla Seleçao, in questo caso rappresentata - per la Juve - da Bremer, Danilo e Alex Sandro: il terzino verdeoro assicura tanta spinta, con la Serbia gli è mancato solo il gol (negato dal palo al termine di una bella azione) e anche con la Svizzera ha ben figurato. Bremer invece non ha giocato finora nessun minuto, lo stesso però non si può dire di Danilo che ha francobollato e annullato Milinkovic-Savic in occasione del primo match della fase a gironi.

Alex Sandro
Alex Sandro / Clive Brunskill/GettyImages

Se guardiamo invece la Francia non si può non notare l'exploit di Adrien Rabiot: Deschamps - prima dell'inizio della competizione - l'ha definito come un giocatore più "libero e non più limitato" e il gol siglato contro l'Australia certifica l'ottimo momento di forma del centrocampista (vicino alla rete anche contro la Danimarca in due occasioni).

In casa albiceleste ci sono Di Maria e Paredes: il secondo ha inanellato una sola presenza, quella contro l'Arabia Saudita, senza però illuminare e inventare. L'esterno ex Real Madrid e Benfica invece - sempre nel primo match - ha messo in mezzo una quantità industriale di palloni per i compagni "salvandosi" dall'assurda e sorprendente debacle.

Le note dolenti? Vlahovic e McKennie: l'attaccante non è riuscito a timbrare il cartellino contro il Brasile e come se non bastasse ha ottenuto solo una presenza con la sua Serbia. Kostic dal canto proprio ha dato segnali incoraggianti contro il Camerun, mentre McKennie - con gli Stati Uniti - ha sciupato malamente l'occasione ghiotta di segnare contro l'Inghilterra.


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