Come sarà la Juventus 2023-24 con o senza Champions League?

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FBL-EUR-SUPER-JUVENTUS-UEFA / MIGUEL MEDINA/GettyImages
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La situazione della Juventus ad oggi, nel finire del mese di marzo, appare quanto mai travagliata, forse la più incerta degli ultimi 10 anni bianconeri. Questa volta a rendere poco chiaro il futuro della squadra non ci sono le famigerate polemiche dovute al modo di giocare, ma la spada di Damocle che pende sul club di casa Agnelli è puntata dritta sulla dirigenza; dopo le dimissioni in blocco del CdA ha avuto inizio una battaglia legale fatta di ricorsi, video con dichiarazioni palesemente contro il club diventati virali e tante altre parole dette. Ad oggi l'unica certezza è che il caso plusvalenze ha portato una penalità di 15 punti alla Juventus, non sappiamo se questi verranno confermati o restituiti, il Collegio di garanzia del Coni si esprimerà il 19 aprile, alla luce di quanto detto e al netto del -15, la squadra di Massimiliano Allegri ha raccolto in campionato 41 punti che la portano ad essere settima e distare 7 punti dal Milan attualmente quarto.

In questo articolo proviamo quindi ad immaginare la Juventus della prossima stagione, sia in caso di qualificazione in Champions League sia in caso di mancata qualificazione al torneo europeo più prestigioso per club.

La Juventus 2023-24 con la Champions League

Premettiamo che questo potrebbe accadere addirittura in due modi diversi, da una parte la conquista di uno slot grazie al posizionamento in campionato tra i primi quattro; dall'altra questo potrebbe avvenire con la conquista dell'Europa League, non certo un'impresa scontata, ma assolutamente alla portata. Tenendo conto delle due evenualità che potrebbero far risuonare la musica più amata dai calciatori all'Allianz Stadium di Torino, abbiamo visto una Juventus sotto tono nella massima competizione europea. Non dimentichiamo le tante assenze, Pogba su tutte, o ancora il lungo recupero di Chiesa e i guai fisici iniziali di Di Maria; se considerassimo questi fattori, al netto dei recuperi, basterebbero pochi interventi ed alcune conferme per rendere la squadra competitiva, quanto meno per superare i gironi.

La classe imprescindibile di Di Maria deve essere disponibile anche per la prossima stagione, può accendere la luce in ogni momento e poi vederlo giocare è davvero una delizia per gli occhi, l'argentino non ha nascosto di trovarsi bene in Italia e la sua famiglia è disposta a restare per un secondo anno prima del ritorno in patria. Altra grande pedina dello scacchiere di Allegri è Adrien Rabiot, sta disputando la sua migliore stagione da quando è a Torino, è essenziale per il tecnico con cui ha un rapporto speciale e il suo rinnovo potrebbe garantire tanto ossigeno al centrocampo della Juventus. Non vanno trascurate le pretese della mamma agente Veronique, ma con il decreto crescita si potrebbe rendere il suo ingaggio sostenibile.

Contando i rinnovi e le ottime nuove scoperte arrivate dalla Next Gen il reparto centrale del rettangolo verde vedrebbe molta disponibiltà di talento e il giusto mix di esperienza anche con il mancato riscatto di Paredes; l'attacco sarebbe in buone mani con i vari Vlahovic, Milik e Kean alimentati dai palloni forniti da Chiesa, Di Maria e Soulé. La parte del campo dove si dovrebbe intervenire è quella arretrata, al netto della partenza di Cuadrado e del probabile rinnovo di Alex Sandro si dovrebbe comunque cercare un nuovo centrale, la carta d'identità di Bonucci inizia ad essere importante e, come visto in questa stagione, non può più garantire molte partite. Gatti sta crescendo però servirebbe un altro giocatore per completare il reparto, forse addirittura due se si dovesse pensare alla cessione di Rugani, mai totalmente inserito nel reparto difensivo bianconero. Sulle corsie laterali oltre al jolly Danilo, a suo agio in ogni posizione della difesa, è obbligatorio inserire delle pedine sia a destra che a sinistra. Dovrebbe tornare il giovane Cambiaso dopo il prestito al Bologna, ma serve anche un terzino destro che sia affidabile data la fragilità muscolare di De Sciglio.

La Juventus 2023-24 senza Champions League

Cambiando visione, ipotizzando la mancata qualificazione alla prossima edizione della Champions League, si potrebbe stravolgere totalmente lo scenario dei rinnovi, l'indispensabile Di Maria potrebbe diventare costoso per restare ancora, per non parlare di Rabiot che con il mancato aggancio all'Europa potrebbe scegliere di cedere alle lusinghe inglesi o tornare a casa all'ombra della Tour Eiffel; recentemente il neo capitano della Francia Mbappé ha espresso parole di stima verso il compagno di nazionale. In questo caso diventerebbero ancor più centrali i giovani, gli ottimi Fagioli e Miretti, vere e proprie rivelazioni di questa complicata stagione, potrebbero essere raggiunti dal compagno nelle giovanili Enzo Barrenechea che diventerebbe il vice Locatelli al centro del campo andando a formare il cuore verde di una formazione di prospettiva. Con la Juventus fuori dalle coppe si aprirebbero anche altri interrogativi, non è certo che sarebbe sostenibile (economicamente) tenere nel monte ingaggi Pogba con le poche garanzie che ha dato da quando è tornato.

Con l'assenza dalle partite del mercoledì sera Vlahovic potrebbe farsi ammaliare dalle sirene straniere e salutare la Vecchia Signora, resterebbe comunque un vuoto non facile da sostituire se non con un grande esborso economico. Ripartire dai giovani sarebbe l'unica soluzione, ma che richiederebbe tempo agli stessi per adattarsi a vestire una maglia così pesante e allo stesso tempo essere anche competitivi in Serie A e tornare in Europa.


Non sappiamo se la penalizzazione verrà revocata o confermata, oggi la sola certezza nelle parti della Continassa arriva dalla Juventus Next Gen che si sta dimostrando pronta a sfornare talenti con ottime prospettive future. E chissà che la nuova dirigenza non possa imparare dagli errori del passato evitando operazioni di mercato come quelle che hanno portato Arthur e Zakaria a vestire la maglia bianconera, giocatori che dovrebbero tornare dai rispettivi prestiti ed essere ceduti definitivamente; la via da seguire è quella verde, con o senza Champions potrebbe essere l'unica soluzione per tornare ai fasti di un tempo.