Come sarà il Napoli di Antonio Conte?

  • Il ritorno della difesa a tre
  • Un campionato senza coppe europee
  • La scelta forte di De Laurentiis
Antonio Conte Portrait Session
Antonio Conte Portrait Session / Alessandro Rota/GettyImages
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È diventato ufficiale ieri dopo giorni di dibattiti sulla scelta. Antonio Conte è il nuovo allenatore del Napoli. Ha trovato un accordo triennale con il presidente Aurelio De Laurentiis e sarà legato alla società azzurra fino al 30 giugno 2027. La sua settima avventura in Italia (senza contare gli anni da CT) dopo Arezzo, Siena, Bari, Atalanta, Juventus e Inter; il ritorno in panchina dopo la risoluzione con il Tottenham nella primavera del 2023 e quello in patria 3 anni dopo l'ultima volta.

Con Antonio Conte libero e tante big pronte a cambiare guida tecnica, i rumor di mercato lo avevano posizionato un po' ovunque. Come scelta forte nella Capitale, appena prima dell'exploit di De Rossi alla Roma, come futuro condottiero del Milan per completare il triangolo delle tre grandi d'Italia, e ancora come ipotesi per un clamoroso ritorno alla Juventus. A spuntarla, tra tutte, è stato invece il Napoli di Aurelio De Laurentiis che dopo una stagione ampiamente fallimentare ha scelto di puntare forte sul prossimo campionato, con un tecnico pluripremiato considerato tra i migliori del parco svincolati.

3-5-2 o 3-4-3?

Nell'ultima esperienza al Tottenham si è affidato al secondo, in quella in Italia con l'Inter ha costruito lo Scudetto 2020-21 sulla base del primo. Una scelta che dipenderà principalmente dagli interpreti a disposizione in attacco e in mediana, scelta che apparirà comunque meno rilevante di quella che porterà sicuramente una rivoluzione: la difesa a tre.

Sperimentata in parte dalla gestione Mazzarri, il Napoli migrerà totalmente verso un'ipotesi che solo un anno fa si cercava di scongiurare in diversi modi. Il desiderio di trovare una guida tecnica che potesse proseguire sul fantastico percorso tracciato da Spalletti è stato fracassato dalla realtà della stagione 2023-24, la peggiore dell'ultimo quindicennio azzurro. Quindi, la volontà di un cambio radicale, la scelta di uno dei migliori allenatori, per molti versi abbastanza distante dalle idee da Scudetto dell'attuale CT dell'Italia.

Se sarà 3-5-2 o 3-4-3 dipenderà anche dal calciomercato, che potrebbe portare presto novità importanti per i tifosi azzurri.

Le probabili formazioni

Napoli, 3-5-2: Meret; Ostigard, Rrahmani, Natan; Di Lorenzo, Anguissa, Lobotka, Folorunsho, Olivera; Kvaratskhelia, Osimhen All. Conte

Napoli, 3-4-3: Meret; Ostigard, Rrahmani, Natan; Di Lorenzo, Anguissa, Lobotka, Olivera; Politano, Osimhen, Kvaratskhelia All. Conte

I calciatori da rilanciare e le possibili sorprese

Se prendiamo come riferimento la stagione 2023-24, eccezion fatta per alcuni singoli, la rosa del Napoli va rilanciata in toto. E in questo Antonio Conte è indubbiamente uno dei migliori tra i suoi colleghi. Raccogliere un'eredità pesante, con il via libera di cambiare tutto alla sua maniera. Il club azzurro è in fermento, in attesa di scoprire come evolverà il mercato e quale sarà l'undici-tipo del nuovo tecnico nel corso della prossima stagione.

Tra i pali dovrebbe essere confermato Meret, con Rrahmani sicuro di un posto, Ostigard che proverà a prenderselo e Natan che come braccetto di sinistro può mostrare la sua qualità dopo un anno di ambientamento. Le fasce sono coperte da due quinti più terzini che ali. Nonostante i mal di pancia, Giovanni Di Lorenzo continuerà a spingere sulla corsia di destra azzurra, con Olivera sull'altra fascia e Pasquale Mazzocchi pronto a conquistarsi un posto come alternativa su entrambe.

Giovanni Di Lorenzo
SSC Napoli v Bologna FC - Serie A TIM / Image Photo Agency/GettyImages

In mediana comanderà Stanislav Lobotka, sia in un eventuale centrocampo a due che in uno a tre da solito perno basso. Anguissa e Cajuste hanno mezzi fisici e dottrina tattica adeguata per fare entrambe le fasi da tuttocampisti, mentre c'è curiosità attorno al rientro di Michael Folorunsho. Dopo la grande stagione a Verona, si ha l'impressione che possa diventare uno degli uomini di Conte. Alessio Zerbin e Gianluca Gaetano gli altri calciatori del Napoli al rientro dopo un prestito. L'esterno potrebbe trovare spazio dopo aver ricoperto quel ruolo nel Monza del Palladino, mentre il trequartista potrebbe faticare e non riuscire a inserirsi in un eventuale 3-4-3.

Micheal Folorunsho
Italy Training Session & Press Conference / Claudio Villa/GettyImages

L'attacco è il reparto che affascina e che genera più dubbi. Il Napoli è costruito per un tridente. Ngonge e Politano le ali destre, Kvaratskhelia la stella a sinistra, Osimhen, Simeone e Cheddira le punte centrali con Raspadori come jolly. Un reparto che, guardando all'abbondanza e alla qualità, non avrebbe bisogno di alcuna modifica rilevante, ma che invece potrebbe cambiare totalmente nel giro di qualche mese.

La scelta forte di De Laurentiis

La volontà di cambiare strada, di uscire dal traffico affidando la guida a chi ha la patente da tanti anni; a chi, nonostante le varie impressioni, ha ottenuto risultati straordinari ovunque.

"Sono molto orgoglioso che il nuovo allenatore del Napoli sia Antonio Conte. Antonio è un top coach, un leader, con il quale sono certo che potrà partire quella rifondazione necessaria dopo la conclusione del ciclo che ci ha portato a vincere lo scudetto lo scorso anno dopo molte stagioni ai vertici del calcio italiano. Oggi si apre un nuovo importante Capitolo della storia del Napoli."

De Laurentiis sul sito del Napoli

La volontà di rifondare per aprire un nuovo importante Capitolo, volutamente scritto con la C maiuscola nel comunicato, della storia azzurra. Dopo Mazzarri, al Maradona si sono seduti Benitez, Sarri e Ancelotti, e ancora Gennaro Gattuso e Luciano Spalletti, prima di Rudi Garcia, del ritorno del primo e di Calzona. Quale sarà l'apporto di Antonio Conte alla storia del Napoli?