Come rilanciare il Milan in poche mosse

Marco Luzzani/Getty Images
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La rivoluzione è già iniziata. Inutile dunque guardarsi indietro e pensare a cosa sarebbe stato se ogni tassello fosse rimasto al proprio posto, all'interno del grande mosaico denominato Milan. Il potere affidato all'amministratore delegato Gazidis permette una ricostruzione unilaterale dell'area dirigenziale e tecnica. Al fianco dell'ex Arsenal ci saranno due uomini di fiducia (Moncada e Almstadt) più un terzo incomodo che, per sfortuna dello stesso Gazidis, rappresenta una leggenda per l'ambiente rossonero. Ossia Maldini.

Al pari della dirigenza, è praticamente definita anche la scelta del nuovo allenatore. Via Pioli, non è visto come l'uomo del futuro. Sì a Rangnick, l'innovatore che viene dalla Germania per dare un senso più pratico e ambizioso al nuovo Milan. La decisione migliore sulla piazza, probabilmente, se dobbiamo considerare per scontata la bocciatura dell'attuale tecnico meneghino.

ODD ANDERSEN/Getty Images

Non resta che proseguire su questa linea e pensare per il meglio, per un Milan che saprà lasciarsi alle spalle i momenti cupi vissuti negli ultimi anni e rialzare la testa verso nuovi orizzonti. Si passa, di conseguenza, alla rosa. Ogni decisione spetterà all'allenatore, ovviamente, ma è possibile ipotizzare qualche passaggio necessario per far sì che le finanze sorridano. Saranno necessarie due cessioni illustri durante la prossima finestra di mercato, con particolare attenzione a Donnarumma e Romagnoli.

Così, il Milan avrebbe a disposizione un consistente tesoretto da reinvestire. A cui si aggiunge una buona parte di ricavato dalla vendita di giocatori troppo esperti (per non dire vecchi) e che guadagnano eccessivamente. Il nuovo progetto avrà bisogno di calciatori (anche veterani) che si sentano parti integranti della storia rossonera e sappiano guidare i colleghi più giovani, fondamentali in ottica futura. Non tratteremo il capitolo Ibrahimovic: magari fosse soltanto lui il problema...

Con queste basilari e semplici mosse, il club rossonero potrà rivedere finalmente uno spiraglio di luce in fondo al tunnel. Basterà mantenere la testa attaccata al collo e i piedi ben saldi a terra, evitando mosse scellerate che hanno costituito il preludio di questi numerosi cambiamenti. Cambiamenti che mesi fa, per l'appunto, sembravano azzardati e che ora, per ovvie ragioni, vanno accompagnati e supportati.


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