Come Palladino ha risollevato il Monza
Riavvolgiamo per un attimo il nastro: il Monza ancora una volta ha inanellato un'altra vittoria. Dopo i successi con Juventus e Sampdoria, il club brianzolo è riuscito anche a battere lo Spezia allenato da Luca Gotti grazie ai gol di Carlos Augusto e Pablo Marì. Nuova vita - o meglio - nuovo "look" per la squadra biancorossa, complice soprattutto lo switch in panchina che ha visto Raffaele Palladino succedere a Giovanni Stroppa nel corso di quest'inizio di stagione.
Dopo la vittoria inaspettata contro la Juve e in seguito anche all'ultimo trionfo casalingo Palladino ha svelato un po' il segreto di quella che può essere definita una vera e propria rinascita: "Lavorare sull'aspetto tecnico con questi ragazzi è stato semplice. Sanno giocare a calcio, la prerogativa è giocare a calcio e permette questo. La società voleva fare questo. Per me è stato facile. Erano stati allenati anche bene prima di me e questo fa tanto. Ho lavorato tanto sull'aspetto mentale, la bravura di ogni allenatore credo sia la chiave giusta nel momento giusto. Erano giù di morale dopo i risultati delle prime 6 partite. Sono stati disponibilissimi, mi hanno seguito, abbiamo fatto cene, creato entusiasmo, coesione, anche a fari spenti. Questa dev'essere una grande famiglia. Non si gioca solo tecnicamente, si vive anche la settimana. Hanno piacere a venire a Monzello e venire a lavorare. Questa era la cosa più difficile, ma sono stati disponibili e mi hanno agevolato", ha dichiarato l'allenatore a DAZN.
Coesione, spirito di squadra e anche un po' di tecnica che non guasta mai. Il Monza 2.0 riparte da questi tre capisaldi, tre come le vittorie consecutive in questo campionato che hanno permesso a Palladino - riporta Opta Paolo - di raggiungere un importante record che attesta l'ottimo lavoro svolto finora.
Non solo la resilienza e il dato su Palladino. L'altra curiosità che salta all'occhio di tutti è il non aver subito reti nel corso degli ultimi tre incontri. Ora la squadra ha una maggiore consapevolezza dei propri mezzi: oltre alla retroguardia che sembra essere più solida, il Monza attacca in maniera spregiudicata giocandosela a viso aperto con tutti. Da sottolineare la crescita di Izzo, di Pablo Marì, oltre al ruolo preferito da Rovella, Sensi, Caprari e Pessina che sicuramente - in questo straordinario momento di forma - hanno dato il loro contributo.
Ovviamente da sottolineare anche lo switch di sistema di gioco: dal 3-5-2 di Stroppa al 3-4-2-1 con due trequartisti in grado di supportare la prima punta e con due centrocampisti diversi ma complementari davanti la difesa. Un Sensi formato azzurro (lontano parente di quello visto alla Samp), un Rovella che - come sottolineato in precedenza - ormai sembra essere inamovibile, e anche un Pessina nel ruolo di "motore offensivo" della squadra. Affiatamento, aspetto mentale, gestione dei singoli e un briciolo di tattica in più: ecco come Palladino ha risollevato il Monza.
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