Come giocherà la Salernitana sotto la guida di Fabio Liverani?

Fabio Liverani
Fabio Liverani / Danilo Di Giovanni/GettyImages
facebooktwitterreddit

3,5: è questa la percentuale che la Salernitana ha di salvarsi secondo Walter Sabatini. Una probabilità bassissima, ma i granata hanno ugualmente il compito di provare a compiere quello che oggi sembra un vero e proprio miracolo. Per riuscirci hanno optato per il terzo ribaltone stagionale in panchina: via Pippo Inzaghi, dentro Fabio Liverani, al quale è affidato il compito di rivitalizzare una squadra che segna pochissimo (secondo peggior attacco) ma che soprattutto subisce troppi gol (peggior difesa del campionato).

L'esordio sarà di fuoco - a San Siro contro l'Inter capolista - ma cresce la curiosità di vedere come la Salernitana verrà schierata in campo dall'ex tecnico, tra le altre, di Lecce e Cagliari. Chissà, magari i giocatori granata potrebbero tornare a essere preziosi anche in ottica Fantacalcio.

La rinascita di Dia

La speranza numero uno di Liverani, nonché dei fantallenatori che l'hanno pagato a peso d'oro, è che Boulaye Dia torni a segnare. Certo, i margini per ripetere i 16 gol della passata stagione non sembrano esserci, ma se il senegalese dovesse chiudere il campionato a ridosso della doppia cifra (adesso è a quota 4 centri) la Salernitana potrebbe ancora dire la sua nella lotta salvezza.

Le turbinose polemiche per la mancata cessione della scorsa estate sono ormai alle spalle, così come l'infortunio rimediato a cavallo della fine dell'anno che l'ha tenuto ai box per cinque partite e gli ha fatto saltare anche la Coppa d'Africa.

A pagare le spese del ritorno di Dia potrebbe essere Simy, tornato titolare un po' tra lo stupore generale dopo una prima parte di stagione praticamente da fuori rosa. Alcuni fantallenatori potrebbero aver puntato sul nigeriano all'asta di riparazione; se l'avete fatto, rimediate al vostro errore finché siete in tempo.

Due soluzioni per il reparto offensivo

Quel che è certo è che Liverani non andrà a stravolgere più di tanto l'assetto tattico della Salernitana. La rivoluzione copernicana aveva già avuto luogo dopo l'esonero di Paulo Sousa e l'arrivo di Inzaghi, con conseguente accantonamento della difesa a tre per passare a una linea a quattro.

Rispetto a Super Pippo, a cui piaceva avere due trequartisti alle spalle della punta in un 4-3-2-1, Liverani è più un tipo da 4-3-3 puro. Un sistema che permetterà lo sviluppo del gioco sugli esterni e che, di conseguenza, darà la possibilità a Candreva e Tchaouna di esaltarsi.

Questo vuol dire che Kastanos finirà in soffitta? Non è detto. In primis perché la Salernitana di giocatori di qualità ne ha pochi, e il cipriota è uno di questi, poi perché a partita in corso si potrebbe aggiungere un trequartista togliendo una mezz'ala e passando a un 4-2-3-1. Oppure, ma questo solo il tempo potrà dircelo, Liverani potrebbe adattare la sua idea di calcio a quelli che sono i giocatori che ha a disposizione. Un compromesso che potrebbe pure portarlo ad adottare l'albero di Natale di inzaghiana memoria, seppur con un approccio tattico diverso, più propositivo.

La gestione dei difensori centrali

Gyomber, Pirola, Fazio, Pellegrino, Pasalidis, Manolas e, dulcis in fundo, Jerome Boateng: questo il roster di difensori centrali che Fabio Liverani si trova a gestire. Ora come ora gli infortuni ci costringono a parlare di una paradossale emergenza numerica, ma quando Gyomber, Fazio e Pasalidis rientreranno, il tecnico avrà 7 uomini per due sole maglie da titolari.

La domanda è quella tipica di ogni fantallenatore: chi giocherà? Personalmente nutrivo grandi dubbi su Boateng, ma quello che a prima vista sembrava un ingaggio disperato per far credere ai tifosi che la società stava provando a fare qualcosa, si è rivelato invece un rinforzo vero e proprio che può garantire al reparto una certezza - prima ancora di una solidità - che fin qui è mancata. Pertanto, il tedesco giocherà, fisico permettendo.

Difficile invece stabilire chi sarà il suo compagno di reparto. Manolas viene da diverse esperienze nefaste, Gyomber va in difficoltà troppo facilmente (per usare un eufemismo): loro due sono quindi da scartare. Pasalidis l'abbiamo visto all'opera per pochissimo tempo (si è fatto male alla spalla proprio all'esordio) ma non ci aveva trasmesso cattive sensazioni, pertanto va tenuto in considerazione. Pellegrino ha invece poca esperienza per poter fare la differenza in un contesto così complicato, Liverani potrebbe considerarlo un semplice comprimario. L'impressione è che per far coppia con Boateng il tecnico possa preferire appellarsi a un centrale che già conosce i compagni, qualcuno che già c'era prima del suo arrivo: l'eterno Fazio e il giovane Pirola sono due giocatori agli estremi, ma entrambi potrebbero rendersi utile in tal senso.

feed