Come funzionerà il canale della Lega Serie A?
Il canale di Lega per il futuro della Serie A: nel bando pubblicato dalla Lega stessa nei giorni scorsi, vengono spiegati alcuni dettagli sulla funzionalità del canale tematico tramite cui verrebbero trasmesse le partite di campionato del triennio 2021-2024. Vi sono tre ipotesi che potrebbero portare alla creazione del canale. Le prime due si riferiscono alle trattative con i broadcaster che, in caso dovessero andare a buon fine, aprirebbero a due possibilità: la vendita per piattaforma e la vendita mista.
Per quanto riguarda la prima, il pacchetto C, dedicato alla trasmissione delle 380 partite stagionali su internet, prevede la cessione dei diritti per il web in comproprietà con la Lega, che quindi potrà trasmettere le stesse partite tramite il proprio canale. Per ciò che concerne, invece, la vendita mista, se Sky dovesse aggiudicarsi il pacchetto 1 (ovvero 266 partite in esclusiva su satellite, digitale e internet), di conseguenza la TV di Comcast dovrebbe rinunciare ai diritti per il web a causa della sentenza del Consiglio di Stato per il caso R2. Al fallire di queste due trattative / opzioni, la Lega punterà dritta sul canale per trasmettere tutte le partite del campionato.
Come funziona il canale e cosa potrà trasmettere? Si tratta di un canale on demand, visibile esclusivamente a pagamento basato su un palinsesto che comprenderebbe:
- la diretta di tutti gli eventi, con collegamenti e interazioni tra i vari campi;
- la differita delle immagini salienti, fino alla mezzanotte dell'ottavo giorno che segue la disputa di ciascun evento;
- la replica e la sintesi di tutti gli eventi, fino alla mezzanotte dell'ottavo giorno che segue la disputa dell'evento stesso;
- la trasmissione di eventi, in visione integrale o parziale, di immagini salienti inclusi dei Diritti d'Archivio ove disponibili all'esito di negoziazione con le Società sportive;
- programmi di approfondimento;
- trasmissione di eventuali altri eventi e notiziari a contenuto sportivo.
Stando a queste condizioni, ad esempio, non si preclude “la possibilità per le Società Sportive di realizzare i propri canali tematici e docu-film, nonché la possibilità per la Lega Serie A e per le Società Sportive di realizzare le proprie iniziative di comunicazione“.
Inoltre, al fine di realizzare questo progetto, la Lega Serie A è disposta a raccogliere il contributo di partnership e sponsorizzazioni, le quali dovranno garantire che “la commercializzazione del Canale e la Raccolta Pubblicitaria considerati congiuntamente determineranno un flusso di Ricavi Netti, per ciascuna delle tre Stagioni Sportive del Triennio, pari almeno a euro 1.150.000.000,00 (un miliardo e centocinquantamilioni) più IVA se dovuta“.
La Lega accetterà proposte da parte di soggetti che:
- abbiano comprovata capacità ed esperienza nel settore della realizzazione, commercializzazione e distribuzione di prodotti audiovisivi e/o canali tematici con oggetto diritti audiovisivi di eventi sportivi o di competizioni sportive, secondo uno standard non inferiore a quello di mercato e con conseguente impegno di adeguate risorse sia umane che finanziarie;
- assicurino al Canale un insieme di produzioni audiovisive originali per non meno di 2000 ore all’anno e standard qualitativi e commerciali compatibili con l’esigenza di preservare la reputazione dei prodotti audiovisivi, nonché l’immagine della Lega Serie A, delle Società Sportive e del calcio italiano;
- abbiano comprovata capacità ed esperienza nel settore della raccolta pubblicitaria;
- dispongano di struttura societaria, organizzativa e di mezzi, anche finanziari, necessaria a conseguire la commercializzazione e i servizi tecnici del Canale in modo ottimale;
- siano in grado di presentare la Garanzia;
- non siano, al momento della Manifestazione di Interesse, sottoposti a procedure concorsuali o procedure di liquidazione.
Le ipotesi che la Lega prevede per la distribuzione del canale tematico sono due: B2B2C, ovvero il canale ritrasmesso da broadcaster terzi, o B2C, cioè vendendo gli abbonamenti direttamente agli utenti interessati. L'opzione al momento più concreta e più sicura è la prima: gli operatori garantirebbero la diffusione del canale solo attraverso piattaforme internet, con standard qualitativi che possano preservare il valore e l'immagine della Lega Serie A.
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