Come funziona il nuovo tetto ai prestiti della FIFA e come cambia il calciomercato
Il Consiglio della FIFA ha approvato le nuove regole circa i prestiti dei giocatori all'interno del calciomercato. Come riporta Calcio & Finanza, la riunione si è tenuta in formato ibrido visto che molti membri non vi hanno potuto prendere parte a causa delle restrizioni per il Covid, ma è comunque la prima in presenza dal 24 ottobre 2019.
Le riforme sui trasferimenti a titolo temporaneo, che sono state attuate per facilitare lo sviluppo dei giovani giocatori, promuovere l’equilibrio competitivo e prevenire che i club acquistino un numero eccessivo di calciatori, diventeranno operative a partire dal 1° luglio 2022. Andiamo a vedere in maniera riassuntiva quali sono i punti principali del nuovo apparato normativo:
- Una durata minima del prestito, rappresentata dall’intervallo tra due periodi di registrazione, e una durata massima del prestito, ovverosia un anno;
- Divieto di sub-prestito di un giocatore professionista già in prestito a un terzo club;
- Una limitazione al numero di prestiti per stagione tra gli stessi club: in un dato momento durante una stagione, un club può avere solo un massimo di tre professionisti ceduti in prestito a un unico club e un massimo di tre professionisti presi in prestito da un unico club;
La rivista regolamentazione sui prestiti cambierà di fatto il modo in cui i club concepiranno il calciomercato, visto che sarà posto anche un tetto sul numero massimo di giocatori da poter cedere temporaneamente a stagione.
Ogni società, come indicato dalle novità già elencate, potrà prestare o farsi prestare un massimo di tre giocatori alla o dalla stessa squadra e - sottolinea La Gazzetta dello Sport - alla stagione 2022/23 una società potrà avere un massimo di otto atleti acquistati in prestito e otto ceduti in prestito. Questo tetto è destinato a scendere a sette nel 2023/24 e a sei nel 2024/25.
Come evidenzia però calciomercato.com, ci sono delle eccezioni: le regole non verranno infatti applicate a quei calciatori di età inferiore ai 21 anni, così come a quelli cresciuti nelle giovanili del club. Ad esempio, l'estate prossima il Milan potrà cedere nuovamente Tommaso Pobega senza occupare una delle otto caselle riservate, avendo l’attuale centrocampista del Torino militato per ben cinque anni nel settore giovanile rossonero.
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