Come era la Serie A l'ultima volta che Mourinho ha allenato in Italia
A volte ritornano. José Mourinho rimette piede in Italia a undici anni dalla splendida notte di Madrid, che consegnò il Triplete all'Inter e sancì la fine del suo capolavoro in nerazzurro. Ora il tecnico portoghese, dopo l'esonero dal Tottenham, riparte dalla Serie A sedendosi sulla prestigiosa panchina della Roma. Scherzo del destino, a lui è riservato il compito di riportare i giallorossi in Champions League e vestire i panni del nemico (solo sul campo) per spodestare l'Inter dal trono. Proprio come allora, è la sua Pazza amata a regnare sulle pretendenti al titolo. Insomma. Alcune cose sono cambiate, altre rimaste uguali. L'intreccio di avvenimenti tra passato e presente sono un ottimo prologo per ciò che determinerà il futuro. La certezza, al momento, è una sola. Mourinho vuole lasciare il segno come un decennio fa, trasformando l'ambizione in successo e rispolverando la nomea di Special One che è andata perdendosi negli ultimi anni.
Torniamo al passato, alla stagione 2009/10. L'Inter vinse lo Scudetto all'ultimo respiro con soli due punti di vantaggio sulla Roma di Claudio Ranieri, condannata al secondo posto in classifica da una Sampdoria formato Champions League che, all'Olimpico, rimontò l'iniziale 1-0 grazie alla doppietta di Giampaolo Pazzini. Nell'Europa che conta si unì anche al Milan, a differenza di altre big che faticarono al cospetto di numerose outsider come Palermo, Parma e Genoa. È curioso notare nella graduatoria la settima posizione occupata dalla Juventus, che anche nel corso dell'annata 2020/21 ha faticato parecchio con Andrea Pirlo alla guida tecnica. A retrocedere, insieme a Siena e Livorno, fu anche l'Atalanta: ora la formazione di Gian Piero Gasperini è una realtà consolidata nel panorama calcistico italiano e internazionale.
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