Come cambierà il mercato della Premier League con la Brexit dal 1 gennaio 2021
FA, Premier League ed EFL stanno studiando un piano per stabilire i requisiti di accesso al Regno Uniti per i calciatori stranieri, a seguito della Brexit che entrerà in vigore a partire dal prossimo 1 gennaio. Dalla finestra invernale di calciomercato 2020/21 non sarà più possibile ingaggiare giocatori dall'Unione Europea senza vincoli, bensì solamente seguendo una struttura ben definita.
Come riportato da Calcio e Finanza, i tesserati dovranno possedere un GBE (Governing Body Endorsement), che verrà concesso in base all'accumulo di punti ottenuti da: presenze internazionali in prima squadra e nei settori giovanili; presenze nei club in territorio nazionale; qualità del club che cede, di conseguenza con riferimento a campionato, posizione in classifica e percorso in ambito internazionale.
Ciò non intaccherà l'arrivo nel Regno Unito di calciatori di assoluto livello e futuri talenti da proporre al calcio mondiale, e al contempo salvaguarderà i calciatori inglesi che avranno così maggiori possibilità di emergere nel proprio Paese. Da sottolineare altri due paletti: i club non potranno ingaggiare più di tre Under 21 nella finestra di gennaio e sei nell'arco dell'intera stagione; non potranno essere acquistati gli stranieri aventi meno di 18 anni.
Queste le dichiarazioni di Richard Masters, amministratore delegato della Premier League: "La Premier League ha lavorato con la FA per giungere a un accordo per garantire che nessuna parte della Brexit danneggi il successo della Premier League o le prospettive delle squadre inglesi. Accogliamo con favore la notizia che il Ministero dell’Interno ha approvato il piano GBE per il mercato di gennaio 2021".
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