Dai rinnovi, ai riscatti: come cambia il mercato del Milan con o senza Champions
Quattro finali. Spesso il termine è abusato ma stavolta è davvero così. Il Milan si gioca tutto o quasi nelle prossime quattro gare della stagione, a cominciare dalla sfida più attesa, quella contro la Juventus, domenica prossima allo Stadium.
Partecipare alla Champions è importantissimo, oltre che per l'aspetto sportivo, anche per l'aspetto economico, visto che porta circa 40 milioni di euro nelle casse dei club. Soldi che farebbero ovviamente molto comodo anche alla società rossonera.
Stando a quanto riferito da Tuttosport, andare o non andare in Champions farebbe tutta la differenza del mondo per un club come il Milan. Se i rossoneri dovessero arrivare tra le prime quattro, i rinnovi di Gigio Donnarumma e di Hakan Calhanoglu diventerebbero quasi certi e il primo colpo di mercato potrebbe essere il riscatto di Tomori dal Chelsea. Poi si cercherà un esterno destro offensivo (Ikone, Orsolini e Ilicic i nomi) e un vice-Ibra (piacciono Vlahovic, Belotti e Malen). Senza la Champions invece Donnarumma e Calha andrebbero quasi certamente via (in porta arriverebbe Maignan del Lille e andrebbero trovate) nuove risorse per il riscatto di Tomori. L'unica strada sarebbe la cessione di un big come Romagnoli e Leao. Poi andrebbero trovati degli obiettivi meno costosi, in attacco ad esempio Scamacca o Edouard.
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