Com'era la Serie A quando fu incoronata la regina Elisabetta?

The Queen Receives The President Of Kazakhstan
The Queen Receives The President Of Kazakhstan / Chris Jackson/GettyImages
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Nella giornata di ieri l'annuncio della morte della Regina Elisabetta dopo un comunicato di Buckhingham Palace che aveva avvisato delle sue condizione critiche. Ore di attesa in Inghilterra e infine la notizia confermata dall'account twitter ufficiale "The Royal Family".

Il suo regno è durato circa 70 anni, la sua vita 96. La Regina è morta nel Castello di Balmoral ed è iniziato in tutto il Regno Unito un periodo di lutto di dieci giorni che si concluderà con i funerali ufficiali. Per gli appassionati delle vicende della famiglia reale inglese, oggi dovrebbe esserci il primo discorso di Carlo, e domani l'incoronazione del nuovo Re.

In 70 anni di Regno, l'incoronazione è datata 6 giugno 1953, gli eventi che ha vissuto la Regina Elisabetta II sono innumerevoli, ma cosa succedeva in Italia, e in particolare, per tornare al nostro settore, in Serie A quando sul trono d'Inghilterra sedeva Giorgio VI?

Occorre chiarire che, quando fu incoronata, la Regina Elisabetta II era in carica da più di un anno e il tweet del giornalista Giuseppe Pastore fa riferimento alla stagione 1951-52 (Re Giorgio VI morì il 6 febbraio del 1952) in cui la Roma era in Serie B e il Legnano in Serie A, destinato a retrocedere in ultima posizione nella stessa stagione.

Dopo la Seconda Guerra Mondiale, la Serie A torna a disputarsi con un girone unico, con un ulteriore modifica. Dal 1946 al 1952 il massimo campionato italiano si disputa a 20 squadre (in una stagione addirittura 21), ma dalla stagione 1952-53 si passa a un girone formato da 18 compagini.

Dalla Serie B sale la Roma dopo aver vinto il suo unico campionato cadetto disputato nella storia e conclude la stagione 1952-53 al sesto posto. In vetta si posiziona l'Inter che vince il suo sesto titolo italiano, 13 anni dopo l'ultima volta, in cui si chiamava ancora Ambrosiana Inter. Lo vince con Alfredo Foni in panchina e una solidità difensiva che porta i nerazzurri a subire pochissime reti (19 in 31 gare, quando arriva la matematica certezza della vittoria).

Il capocannoniere del torneo è lo svedese Gunnar Nordahl, 26 le reti realizzate con la maglia del Milan, ancora al terzo posto tra i migliori marcatori della storia della Serie A. L'Inter trionfa allungando già a gennaio su Juventus e Milan e chiudendo il discorso scudetto con 3 giornate d'anticipo (otterrà altrettante sconfitte nelle ultime tre di campionato). Condannate invece alla retrocessione Pro Patria e Como.