Com'era l'ultima Juventus prima in classifica in Serie A?
Risulta talvolta abusata l'idea secondo cui un dato lasso di tempo possa risultare ben più lungo, nelle impressioni. "Sembra passata una vita" si dice infatti, ricordando momenti non troppo distanti che - per diverse ragioni - hanno un sapore di passato remoto. Per certi versi è il caso di quanto si può sperimentare, alla luce di una Juventus almeno provvisoriamente prima in classifica, andando a cercare a ritroso l'ultima volta in cui i bianconeri sono stati al primo posto in solitaria.
L'ultima Juve al primo posto
Il successo in extremis sul Verona ha reso la formazione di Allegri capolista solitaria, in attesa di Inter e Milan, ma quando è stata l'ultima volta in cui la Juve era prima da sola? Tocca tornare fino al primo agosto del 2020, giorno in cui la Juventus di Maurizio Sarri festeggiava in casa la conquista dello Scudetto, nonostante una innocua sconfitta contro la Roma all'Allianz. Lo Scudetto era già certo dopo il successo sulla Sampdoria ottenuto il 26 luglio ma, di fatto, fu l'ultima giornata di quello strano campionato di Serie A 2019/20 a consegnarci una Juventus prima (per l'ultima volta, fino a ieri sera).
Le ragioni di una distanza
Per quale motivo le impressioni ci suggeriscono uno stacco temporale persino superiore ai 3 anni effettivamente passati? Principalmente per due ragioni: la prima riguarda in sé la peculiarità di quel campionato, l'unicità di una stagione interrotta in corso d'opera (decisione storica e senza precedenti in tempi moderni) a causa della pandemia da Covid-19. Ci troviamo dunque proiettati su sfide giocate a porte chiuse, su un calcio in cui i suoi del campo - visti in TV - risuonano stranamente amplificati, senza il sostegno e i cori dei tifosi. Scene a loro modo surreali, come festeggiamenti Scudetto con gli spalti deserti, che fatichiamo a collocare temporalmente vicini a noi.
L'altra ragione di distanza percepita riguarda anche il momento specifico della Juve, totalmente distante da quello attuale: i bianconeri festeggiavano in quel frangente il nono scudetto di fila, una Juve arrivata alla fine di un ciclo che - da lì in poi - sarebbe rimasta a secco di trofei. La presenza di Sarri in panchina, tra l'altro, amplifica ancora questo senso di distacco, ripensando al tipo di "restyling" che i bianconeri intendevano affrontare (almeno a priori) rivalutando il peso di un calcio più audace e dal "respiro europeo". Un input rimasto tutto sommato inespresso, che poi ha visto i bianconeri tornare sui propri passi e andare a caccia della propria identità puntando prima su un simbolo come Pirlo e poi sul ritorno di Allegri.
Come scese in campo l'ultima Juve prima in classifica?
Ma come scese in campo l'ultima Juve prima in classifica? Tra i pali c'era Szczesny, in difesa Danilo, Rugani, Bonucci e Frabotta; centrocampo a tre con Rabiot, Muratore e Matuidi, tridente composto da Bernardeschi, Higuain e Zanimacchia. Una formazione evidentemente condizionata da uno Scudetto già ottenuto con certezza, con diversi giovani e in cui militavano solo tre titolari presenti anche ieri col Verona: Szczesny, Rugani e Rabiot.