La classifica senza errori arbitrali dopo la 33ª giornata di Serie A
Torna la Serie A e tornano anche la moviola, gli episodi controversi e le polemiche. Nella trentateesima giornata di campionato sono stati diversi gli episodi che hanno fatto storcere il naso a diverse squadre. Nell'analisi che vi proponiamo vengono considerati solo gli errori gravi ai fini del punteggio finale come rigori non concessi ma solari o quelli dati ma per cui non si ravvisa un reale intervento falloso. Le sviste arbitrali più importanti dunque. Ecco le moviole da Superscommesse.it.
MOVIOLA 33ª GIORNATA
- GENOA SPEZIA (2-0): bene il direttore di gara Manganiello. Giusto annullare un gol di Pandev al minuto 28 sullo 0-0, per fallo di Destro sul portiere Provedel.
- PARMA CROTONE (3-4): buona la direzione di Rapuano. Giusto assegnare un penalty al Crotone, sul 3-3, dopo un contatto tra Osorio e Reca nell'area di rigore dei ducali.
- SASSUOLO SAMPDORIA (1-0): esordio in Serie A molto positivo per il direttore di gara Gariglio. Giusto annullare il vantaggio dei neroverdi firmato da Traorè per fuorigioco dello stesso centrocampista del Sassuolo. Corretta la decisione di non assegnare un penalty alla Sampdoria per tocco di braccio di Ferrari. Il centrale del Sassuolo ha il braccio decisamente attaccato al corpo.
- BENEVENTO UDINESE (2-4): tutto sommato positiva la direzione dell'arbitro Mariani. Regolari tutti i 6 gol del match, corretto il rigore assegnato al Benevento dopo un fallo di Musso su Lapadula.
- FIORENTINA JUVENTUS (1-1): due gli episodi da evidenziare nel pomeriggio del Franchi. Nel primo episodio ottima la collaborazione tra l'arbitro Massa e il Var Giacomelli. Netto il tocco di mano di Rabiot in area dei bianconeri. Giacomelli manda al monitor Massa che decide di assegnare il penalty alla Fiorentina. Al primo minuto della ripresa pareggio della Juventus siglato da Morata. Posizione regolare dell'attaccante spagnolo, tenuto in gioco da Pezzella, sull'assist di Cuadrado.
- INTER VERONA (1-0): tantissimi dubbi sul pareggio annullato al Verona al minuto 83. Faraoni salta e colpisce il pallone con la spalla. L'arbitro Abisso, segnala un leggero tocco dell'avambraccio del laterale del Verona sulla mano sinistra di Handanovic. Il Var, non potendo considerare grave errore la segnalazione del direttore di gara, non interviene. Decisione al limite.
- CAGLIARI ROMA (3-2): non ci sono episodi decisivi da segnalare. Non convince del tutto la gestione dei cartellini del direttore di gara Irrati. Mancano due gialli entrambi per calciatori della Roma: Mancini e Lorenzo Pellegrini.
- MOVIOLA SERIE A (5-0): due gli episodi da segnalare nel posticipo domenicale di Bergamo. Al minuto 43, sull'1-0 per l'Atalanta, rigore fischiato a favore degli orobici per trattenuta di Danilo su Romero. Decisione corretta. Giusto estrarre un cartellino rosso per Schouten a inizio secondo tempo. Il giovane centrocampista del Bologna interviene in maniera molto dura su Romero.
- TORINO NAPOLI (0-2): match tranquillo per il direttore di gara Valeri. Corretta l'espulsione di Mandragora per doppio giallo. Al minuto 58 stende Rrahmani. Al minuto 86 secondo giallo per una vistosa trattenuta su Lozano.
- LAZIO MILAN (3-0): prestazione assolutamente da rivedere per il direttore di gara Orsato. Errore grave nel raddoppio della Lazio firmato da Correa. Fallo netto di Lucas Leiva a centrocampo su Calhanoglu. Orsato lascia proseguire l'azione. Il Var Mazzoleni richiama il direttore di gara che rivedendo l'azione al monitor, conferma la sua decisione iniziale. Niente fallo e gol convalidato alla Lazio. Errore da matita rossa.
Classifica Serie A (saldo punti dopo la 32ª giornata)
- Inter 81 (79)
- Atalanta 67 (68)
- Napoli 67 (66)
- Juventus 66 (66)
- Milan 64 (66)
- Lazio* 58 (61)
- Roma 56 (55)
- Sassuolo 52 (52)
- Verona 41 (41)
- Sampdoria 41 (42)
- Torino* 40 (31)
- Bologna 39 (38)
- Udinese 39 (39)
- Genoa 34 (36)
- Spezia 33 (33)
- Fiorentina 33 (34)
- Cagliari 31 (31)
- Benevento 27 (31)
- Parma 19 (20)
- Crotone 18 (18)
Punti virtuali (tra parentesi i punti reali)
*Lazio e Torino una partita in meno
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