Ciro Immobile, storia di un recordman che non si è mai arreso

SSC Napoli v SS Lazio - Serie A
SSC Napoli v SS Lazio - Serie A / DeFodi Images/Getty Images
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Siamo nell'estate del 2011. La Juventus sta cercando una sistemazione per un giovane attaccante, Ciro Immobile, che, dopo aver impressionato nelle giovanili bianconere, sembra non riuscire a emergere fra i grandi. La stagione appena conclusa, quella 2010/2011, è stata molto complicata per la giovane punta. Prestato al Siena in Serie B, infatti, non riesce a trovare spazio. L'allenatore, Antonio Conte, che ritroverà, gli preferisce i ben più esperti Calaiò e Reginaldo. A gennaio, così, viene girato al meno blasonato Grosseto, ma anche qui l'esperienza non è positiva.

Solitamente, a questo punto, i giovani cominciano a perdersi nei meandri della Serie C. Lui, però, non è come gli altri. Alla porta della Juventus bussa il Pescara di Zeman che vede nel giovane Ciro il perfetto finalizzatore della sua giostra. Il boemo non sbaglia. In Abruzzo, Immobile forma una coppia formidabile con Lorenzo Insigne (con Verratti in cabina di regia), diventa Ciro il Grande e vince la classifica cannonieri di quella Serie B con ben 28 gol. Uno schiaffo a chi riteneva, date le sole 2 reti della stagione precedente, che segnasse poco. Questi detrattori non sanno ancora a cosa assisteranno in futuro.

Pescara Calcio v ASG Nocerina - Serie B
Pescara Calcio v ASG Nocerina - Serie B / Giuseppe Bellini/Getty Images

Dopo la bella stagione a Pescara, la Juve, ancora proprietaria del cartellino, decide di non lasciarlo in Abruzzo anche per la Serie A, ma di fargli assaggiare la massima serie con la maglia del Genoa. Il presidente Preziosi, infatti, era stato il più lesto nel gennaio precedente a strappare metà del cartellino ai bianconeri. A Genova, tuttavia, Immobile passa un anno difficile complice la concorrenza di Marco Borriello e, soprattutto, la stagione negativa del Grifone salvatosi per il rotto della cuffia. Un altro stop nella sua giovane carriera che fa molto male a Ciro.

Anche in questo caso, però, Immobile non si arrende e, anzi, si lancia con ancora più determinazione nella nuova avventura. La Juventus, infatti, riscatta l'intero cartellino dal Genoa e ne cede metà al Torino. In granata, Immobile trova Ventura, un altro allenatore che, come Zeman, capisce il reale valore del giocatore e lo pone al centro del suo gioco. Così come a Pescara. La punta campana dà vita a una stagione straordinaria. Coadiuvato da Cerci riporta il Toro in Europa, sigla 22 reti mettendosi dietro calciatori del calibro di Luca Toni, Carlos Tevez, Totò Di Natale e Gonzalo Higuain e vince la classifica marcatori della Serie A. Nell'anno del mondiale, l'Italia trova finalmente il suo numero 9.

Torino FC v Udinese Calcio - Serie A
Torino FC v Udinese Calcio - Serie A / Valerio Pennicino/Getty Images

Purtroppo la rassegna brasiliana sarà amara per noi e Ciro verrà utilizzato ben poco dal CT Prandelli. Immobile, però, si può consolare con la corte dei top club europei che lo richiedono. Ci fa un pensierino la Juventus, ma, poi, a spuntarla è il Borussia Dortmund di Jurgen Klopp che appena un anno prima si giocava la finale di Champions League contro il Bayern Monaco. Sembra l'inizio di una scalata verso l'Olimpo del calcio e, invece, costituirà la genesi di un altro momento difficile.

In Germania, infatti, Immobile non si ambienta con Klopp che, nonostante l'ottimo bottino in Champions League (4 gol in 6 partite), gli preferisce Reus come falso 'nueve'. Quella si rivelerà anche la peggior annata del Borussia Dortmund sotto l'egida del Mago che lascerà, infatti, a fine stagione. In estate, oltre a Klopp, fa le valigie anche Immobile che tenta di rialzarsi a Siviglia. Anche in Spagna, però, sono più le ombre che le luci. Torna, così, nella sua Torino, ma il contributo in zona gol non è nemmeno paragonabile a quello della prima esperienza.

SV Werder Bremen v FC Sevilla - Friendly Match
SV Werder Bremen v FC Sevilla - Friendly Match / Boris Streubel/Getty Images

In tanti, a questo punto, cominciano a ritenerlo un giocatore poco adatto agli alti livelli. Le offerte che cominciano ad arrivare, inoltre, sono di squadre di medio-bassa classifica. Questo è, con tutta probabilità, il periodo più basso della carriera di Immobile. Chi gli imputa una forte fragilità emotiva, però, non ha capito nulla. Per la terza volta, infatti, Ciro il Grande, come lo chiamavano a Pescara, si rialza.

Arriva, infatti, l'ultima occasione con una squadra di alto rango. Simone Inzaghi, da poco allenatore della Lazio, convince Lotito a comprarlo. Non si sbaglierà. Alla prima stagione, Immobile supera il suo precedente record di 22 reti in Serie A, ma è alla seconda che stupirà tutti. Trascina la Lazio a un passo dalla qualificazione in Champions League con i suoi 29 gol che gli valgono, assieme a Icardi, la sua seconda affermazione nella classifica marcatori. Nella stessa annata, inoltre, è il capocannoniere dell'Europa League. Alla terza c'è una leggera flessione, ne fa 15. "D'altronde è impossibile che tocchi picchi più alti della stagione precedente", si pensa.

SS Lazio v FC Crotone - Serie A
SS Lazio v FC Crotone - Serie A / Paolo Bruno/Getty Images

Un pensiero errato quando si ha a che fare con un bomber di razza come Ciro Immobile. Alla sua quarta stagione in biancoceleste, infatti, la punta campana comincia il campionato segnando con costanza. A novembre tocca quota 100 gol con la maglia della Lazio. Lazio che, intanto, lotta con Juventus e Inter per la testa della classifica. Si apre una sfida nella sfida perchè alla sua seconda stagione in Italia Cristiano Ronaldo vuole vincere la classifica marcatori. Il portoghese viaggia a cifre incredibili, ma Immobile non teme nessuno e va più forte.

A marzo la Serie A si blocca per COVID e, quando riparte, la Lazio non è più la stessa. Immobile segna a fatica, mentre Ronaldo continua a macinare gol. A poche giornate dalla fine, si arriva allo scontro diretto. Vanno entrambi in gol e toccano le 30 reti, cifra record. Oltre alla classifica marcatori della Serie A, i due, inoltre, sono in corsa per la Scarpa d'oro. Gli altri campionati sono finiti con Lewandowski a quota 34.

SSC Napoli v SS Lazio - Serie A
SSC Napoli v SS Lazio - Serie A / Marco Rosi - SS Lazio/Getty Images

Dallo scontro diretto in poi, il 5 volte Pallone d'Oro sigla solo un gol, mentre Immobile ne segna 4, di cui 3 contro l'Hellas Verona. A due giornate dalla fine, si prospettano per Ciro due record. Con un gol, infatti, supererebbe Lewandowski, diventando il terzo italiano a vincere la Scarpa d'oro. Con due, però, agguanterebbe il record di gol in una sola stagione stabilito da Higuain. Immobile va in rete contro il Brescia, prendendosi aritmeticamente la Scarpa d'Oro e, all'ultima giornata, nella natia Napoli, raggiunge Higuain, scrivendo il suo nome nella storia del calcio italiano. Chiamatelo recordman, adesso. Un recordman che non si è mai arreso e che, ne siamo certi, continuerà a stupire.


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