Chiellini spiega l'addio alla Juve di due anni fa e annuncia il ritorno allo Stadium

Si è chiusa l'esperienza da calciatore di Giorgio Chiellini che in settimana ha deciso ufficialmente di appendere gli scarpini al chiodo. Dopo i 18 mesi in MSL, l'ex difensore della Nazionale, ha deciso di chiudere con il calcio giocato lasciando la porta aperta ad una carriera da dirigente. Intervistato da La Stampa, l'ex numero 3 della Juventus ha parlato di come sta vivendo i primi giorni senza calcio, del suo futuro, della squadra bianconera.
"Ora sono nella mia casa e rivedo la mia famiglia e gli amici. Penso di aver fatto la scelta giusta e ora voglio regalarmi il tempo giusto. Mi mancavano le persone con cui ho condiviso tanti momenti. A Los Angeles resterò fino a giugno, poi torno a Torino e ci rimarrò. È sempre stata casa mia e torneremo qui. L'idea di lasciare la Juventus era un attimo prima che me lo dicessero gli altri. Volevo prendere una decisione autonoma, per questo ho lasciato la Juventus due anni fa. Ci vuole un compromesso tra essere un peso e un aiuto. Mi avrebbe fatto piacere giocare con Bremer e Gatti. Anche loro avrebbero apprezzato: ci sentiamo e c'è stima reciproca".
"Tornerò allo Stadium il 30 dicembre per Juventus-Roma. Sarà la prima partita perché lo scorso anno quando tornavo dalle vacanze non c'erano partite a causa del Mondiale. Sarà un piacere tornarci. Eviterei grandi cose, voglio stare tranquillo in tribuna senza niente di più. Vorrei godermela un attimo da tifoso. Quest'anno la Juventus sta andando alla grande: ho visto tutte le partite e vedo solidità, compatezza e voglia... Lo spirito c'è sempre stato però l'anno scorso ci sono state anomalie. Difficile giudicare quella stagione: chiunque sarebbe andato in tilt tra punti tolti e punti rimessi. Non mi aspettavo quest'anno fossero così in alto e in lotta con l'Inter".
"C'è un momento in cui si discute che si gioca bene e un altro che si gioca male. Sono i soliti discorsi. Ricordo che venne fuori questo dibattito quando ci giocavamo lo scudetto contro il Napoli. Non ho ancora deciso cosa farò in futuro, ma non credo l'allenatore. In Nazionale c'è Gigi Buffon, sono in buone mani!".
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