Chiellini: "Pronto per fare il dirigente. Dybala all'Inter? Da soli non si vince"

Giorgio Chiellini
Giorgio Chiellini / Jonathan Moscrop/GettyImages
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Giorgio Chiellini si è concesso ai microfoni di Radio anch'io sport per parlare del suo addio alla Juventus, dell'erede in bianconero Federico Gatti e del futuro della Nazionale italiana. Ecco le dichiarazioni del prossimo calciatore del Los Angeles FC.

LOS ANGELES FC - "Io ora credo di aver bisogno di un'esperienza fuori, anche per chiudere più gradualmente la mia carriera calcistica. Posso andare in un campionato in crescita e per crescere a mia volta". 

FUTURO DA DIRIGENTE - "Sono pronto a fare anche altri ruoli sempre nel campo, mentalmente sarei pronto a fare il dirigente. Vorrei conoscere e praticare tutto quel che avviene fuori dai campi, negli uffici, ma ci vorrà lavoro, pazienza e voglia di scarificarsi. Tra qualche anno ci sentiremo e potrò dire di aver capito almeno qualcosa della particolarità e delle difficoltà".

GATTI - "Mi ha fatto una buonissima impressione nei pochi giorni in cui siamo stati insieme prima della partita con l'Argentina. Un bravo ragazzo, venuto fuori con passione, ha qualità fisiche e tecniche anche sopra la media per essere un marcatore. Deve lavorare e non bisogna mettergli tanta pressione, ma ha tutto per fare bene con la Juventus e la Nazionale. È un ragazzo di sicuro valore".

Federico Gatti, Mason Mount
Federico Gatti, Mason Mount / Claudio Villa/GettyImages

CORSA SCUDETTO - "L'Inter è davanti a tutti nonostante abbia perso questo scudetto". 

DYBALA ALL'INTER E DI MARIA ALLA JUVE - "Le squadre vanno giudicate nella loro completezza, presto ora per parlare, da solo non vince più nessuno. Bisogna trovare la giusta alchimia di gruppo per superare i valori di un avversario più forte".

NAZIONALE - "Lo dissi anche ad Allegri, questa nazionale secondo me arriverà a compimento nel prossimo Europeo o nei Mondiali del 2026, quando gente come Donnarumma, Chiesa e tanti altri saranno nel pieno della maturità calcistica. Con gli Europei 2020 abbiamo fatto un exploit, forse anche al di là delle attese, ma tra qualche anno sarà l'Italia al top per arrivare a qualsiasi traguardo. Ci sono cicli per tutto. Adesso non abbiamo attaccanti, ma abbiamo una batteria di centrocampisti che fa invidia a tutta l'Europa. Non dobbiamo per forza focalizzarci su quello che manca ma anche su quello che di buono c'è. A centrocampo si fa fatica a scegliere e si può pensare addirittura di andare oltre a gente come Jorginho e Verratti, che giocano in grandissimi club". 


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