Chi confermare e cosa cambiare: immaginiamo le scelte di Investcorp per il Milan
A 5 partite dal fischio finale della Serie A il Milan è in vetta con due lunghezze sull'Inter che, però, tra una settimana avrà la chance del sorpasso nel recupero con il Bologna. Settimana di fuoco per le milanesi che questa sera si affronteranno nella gara di ritorno di semifinale di Coppa Italia per un posto nella finalissima in programma mercoledì 11 maggio.
Se il campo offre ancora molto da vedere, la situazione fuori non è meno interessante. La trattativa che porterebbe Investcorp all'acquisizione del Milan, scoperta dall'Equipe, è in corso e pone ovviamente degli interrogativi sul futuro dei più importanti interpreti della cavalcata rossonera.
Questioni rinnovi
I rinnovi sono la questione principale su cui i tifosi si interrogano dopo aver perso a zero Donnarumma, Calhanoglu, Kessie e probabilmente Romagnoli in soli due anni. La dirigenza rossonera non ha trovato l'accordo con nessuno dei primi tre preferendo lasciarli andar via a zero piuttosto che prolungargli il contratto a cifre ritenute troppo ingenti per le casse del club.
Da alcuni punti di vista questa strategia ha portato vantaggi come quello di non creare troppe disparità nello spogliatoio o uscire con l'immagine di una società forte. Da altri ha portato meno soldi nelle casse del club lasciando buchi nella rosa che non in tutti i casi sono stati coperti bene.
Dopo aver rinnovato Theo Hernandez e Gabbia fino al 2026, si attendono i rinnovi di Kalulu, Bennacer e Leao con adeguamento di contratto per evitare situazioni simili alle precedenti nel prossimo futuro. Alla nuova proprietà sarà inevitabilmente legato il futuro della dirigenza rossonera. Maldini e Massara, con Pioli artefici di aver ricostruito un Milan capace di lottare per lo scudetto dopo dieci anni, sono in scadenza a giugno e attendono sviluppi sulla loro situazione contrattuale.
Stesso discorso per il tecnico Pioli che ha un contratto recentemente rinnovato fino a giugno 2023 con opzione per un altro anno e adeguamento, ma in caso di trionfo finale potrebbe chiedere un altro meritato ritocco.
Addii e arrivi
Non è facile pronosticare quale sarà la rosa completa del Milan nel prossimo anno ad aprile, ma stando alle indiscrezioni è possibile costruirsi un'idea. I contratti in scadenza 2022 sono quelli del capitano Alessio Romagnoli, Zlatan Ibrahimovic, Frank Kessie, Alessandro Florenzi e Junior Messias. Tutti hanno partecipato attivamente alla stagione in corso e per gli ultimi due dipenderà dalla volontà del Milan di riscattarli da Roma e Crotone.
Ai margini del progetto rossonero sembrano esserci inoltre anche Rade Krunic e Samu Castillejo, che potrebbero andare via in estate.
Torneranno alla base invece con chances di restare Plizzari, Pobega, Adli e Colombo, dopo un anno in prestito tra Serie B, A e Ligue 1. Il Milan però, come detto sopra, si è già mosso sul mercato, forte di un probabile piazzamento tra le prime due (con conseguenti incassi più alti) per la seconda stagiona consecutiva e bisognosa di innesti importanti in zone nervalgiche del campo.
La difesa
Le grandi prestazioni di Kalulu hanno dato ossigeno alla retroguardia del Milan che ora può costruire la rosa del prossimo anno contando anche il francese come centrale pronto per giocare. Il pacchetto sarà formato da Tomori, Kalulu, Gabbia, Kjaer (una grande incognita per l'infortunio subito in relazione all'età) e Sven Botman. La trattativa con il Lille è in fase avanzata da mesi e sembra che sarà lui il primo acquisto del Milan.
Sulle fasce Theo Hernandez e Calabria sono saldi al proprio posto. Da capire però chi saranno le loro riserve il prossimo anno.
Il centrocampo
Pobega e Adli si aggiungeranno a Krunic come possibili ricambi della coppia che al momento immaginano tutti come titolare: Bennacer-Tonali. Il centrocampista ex Brescia è stato autore di una stagione super, mentre l'algerino è andato in crescendo trascinando il Milan in un paio di occasioni. La sensazione però è che possa arrivare un altro interprete, il cui livello sarà probabilmente una conseguenza di come la dirigenza del Milan deciderà di muoversi nel reparto offensivo.
Trequarti e attacco
Senza dubbio il reparto in cui Maldini e Massara dovranno operare di più nei prossimi due anni. Partiamo dalle fasce e dallo squilibrio tra la corsia di sinistra e quella di destra. Rebic non ha reso ai livelli delle passate stagioni, complice però un Leao insostituibile e trasformatosi nella vera stella di questo Milan. Sul versante opposto Saelemaekers e Messias fanno ciò che devono con risultati non esaltanti, ma comunque sufficienti.
Dunque se arriverà qualcuno sarà a destra, ed è per questo motivo che è stato fatto con insistenza il nome di Domenico Berardi.
Da risolvere anche il discorso trequartista perché Brahim, che in questa stagione continua a non brillare, è in prestito dal Real Madrid per un altro anno ed è l'unico trequartista di ruolo nello scacchiere di Pioli. Per l'attacco il Milan sembra essere a buon punto nella trattativa Origi (il belga arriverebbe a parametro zero dal Liverpool) per sostituire Ibra e affiancando Giroud (che comunque ha un contratto in scadenza a giugno 2023).
Nonostante i risultati eccellenti in campo, la rosa del Milan dovrà essere ritoccata in ogni reparto, ma la sensazione è che con 4-5 acquisti mirati i rossoneri possano candidarsi con forza per lo scudetto anche nel prossimo anno, ovviamente rinforzando la fiducia in Stefano Pioli, principale autore della rinascita.
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