Che succede a Cristiano Ronaldo?

Cristiano Ronaldo
Cristiano Ronaldo / Matthew Ashton - AMA/GettyImages
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Se riadattassimo la celebre opera di Pirandello "Sei personaggi in cerca d'autore" ai giorni nostri, potremmo tranquillamente aggiungere Cristiano Ronaldo alla lista. Il portoghese è ancora alla ricerca di una squadra che giochi la Champions League per continuare ad alimentare i suoi record. Adesso anche il Manchester United per lui è diventata una snobbata di lusso, ma le big europee non sembrano più disposte a pagare il prezzo di una personalità così ingombrante come quella del portoghese.

In queste ultime settimane il suo nome è circolato in tutta Europa: dalla Spagna all'Inghilterra, passando dalla Germania fino ad un clamoroso ritorno in Italia.

Inizialmente i rumors parlavano persino di un clamoroso ritorno alla Juventus, suscitando però questa volta, a differenza del 2018, una reazione non proprio calorosa da parte dei tifosi, visto anche l'addio non proprio idilliaco a inizio della scorsa stagione. Poi tappa in Germania: Jorge Mendes ci ha provato a Monaco di Baviera, dove si liberava il posto di Robert Lewandowski, ma niente da fare. Il portoghese non è il profilo giusto per storia, tradizione, mentalità del gruppo e filosofia di un club come il Bayern Monaco, il cui credo è rivolto ai giovani più che ai campioni affermati, come detto a più riprese dai vertici del club e come testimoniato dall'acquisto del giovanissimo Tel dal Rennes.
C’è poi stata la pista Chelsea e in questo caso le possibilità di qualcosa di concreto erano più alte, anche perché Lukaku aveva ormai lasciato la squadra per risposare i colori nerazzurri dell'Inter. Ma anche fronte Londra nessun passo decisivo e trattativa che non è andata avanti.

Per le altre tre big inglesi in Champions League della Premier League – City, Liverpool e Spurs – la pista era francamente impraticabile per evidenti motivi, chiamati Erling Håland, Darwin Núñez e Harry Kane. Allora Mendes ha provato anche in Spagna, addirittura in casa dei rivali di sempre dell'Atletico Madrid. In questo caso però è intervenuto direttamente il tifo mostrando uno striscione con scritto: Cristiano Ronaldo, qui, non è il benvenuto.

Tifosi Atletico Madrid
CR7 NOT WELCOME: lo striscione dei tifosi dell'Atletico Madrid / Quality Sport Images/GettyImages

In Italia si era addirittura parlato del Napoli di De Laurentiis. Una suggestione complicata, se non impossibile, per costi e altre questioni come diritti d’immagine. All'appello manca la Francia con Parigi come unica destinazione possibile ma non praticabile, per eccesso di stelle e un progetto tecnico in via di ridimensionamento. Risultato? Alternative praticamente finite.

Cristiano Ronaldo
Cristiano Ronaldo in Portogallo vs Repubblica Ceca - UEFA Nations League / Soccrates Images/GettyImages

Il metodo Ronaldo

Da sempre il suo ego e la sua ossessione, più che voglia, di aggiungere "record personali" in bacheca, hanno fatto sì che il portoghese diventasse una vera e propria macchina da gol, la più grande di tutti i tempi. Un fuoriclasse egoista ma allo stesso tempo vincente. Da un paio di stagioni però qualcosa nel metodo di approccio alle sfide dello stesso calciatore sembra essere cambiato: a lui è sempre interessato essere la punta di diamante di una lussuosa vetrina nel pieno centro della città, dove i passanti possano fermarsi e ammirarla. Se il negozio comincia ad avere problemi e necessita di ristrutturazione per essere in futuro, chissà, ancora più bello, a lui non interessa, va alla ricerca di un altro luogo dove potersi mettere in mostra. Questa pare essere una strategia che si è rivoltata contro lo stesso Ronaldo. Una sorta di terra bruciata che il portoghese ha generato intorno a sé e che inevitabilmente minano la storia e la reputazione del fuoriclasse portoghese.

Dopo i capricci torinesi, insomma, il metodo si è fatto ancora più chiaro con i Red Devils, prima totalmente snobbati per la tournée estiva e oggi messi nuovamente all’angolo. La loro colpa? Non essere in Champions League e non potergli permettere di inseguire quel record che ancora lo ossessiona: il confronto con Messi.

Cristiano Ronaldo
Cristiano Ronaldo / Robbie Jay Barratt - AMA/GettyImages

Ed è per questo che Ronaldo sta cominciando a prendere in considerazione l'ipotesi di un ritorno alle origini: se non dovesse trovare una big disposto ad ingaggiarlo da qui alla fine del mercato, lo Sporting potrebbe diventare un'opzione parecchio accreditata. Ma occhio a non farsi prendere troppo dal romanticismo e ai parallelismi con Luis Suarez che riparte dal Nacional di Montevideo. Qui è diverso. Anche in questo caso sarebbe sopratutto un discorso sportivo, visto che lo Sporting parteciperà alla prossima Champions League. Vedremo se anche qui la storia del campione che torna a casa si concretizzerà. Oggi la realtà, però, è ben diversa: come i personaggi pirandelliani Ronaldo è ancora alla ricerca di una sistemazione.


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