Che fine hanno fatto alcune delle meteore della Juventus degli ultimi 15 anni
Ha giocato nella Juve, ma davvero? Meteore e dimenticati. Giovani in rampa di lancio poi sbocciati altrove o altri che non hanno mai trovato fortuna in bianconero. Chiusi da una concorrenza spietata o non all’altezza della squadra più “scudettata” in Italia. Ecco la classifica dei 6 calciatori di cui, probabilmente, non ti ricorderai:
Jean-Alain Boumsong
Centrale difensivo nato a Duala, in Camerun, nel 1979 e arrivato alla Juventus 27 anni dopo, nella stagione in Serie B post Calciopoli. Boum Boum, trentatré partite e tre gol in Serie A, solo tre presenze in Serie A e saluti a gennaio: Lione, poi dopo tre stagioni di anonimato, chiude la carriera al Panathinaikos nel 2013. Oggi? E’ stato il vice ct del Camerun con Clarence Seedorf Patrick Kluivert; è diventato commentatore di Canal+ Africa, seguendo la Champions africana; ha preso il patentino di allenatore Fifa e soprattutto, ha curato gli interessi della Boum FC, la squadra che ha fondato nel 2005 in Camerun e che ora sta scalando le serie.
Dario Knezevic
Il posto di Boumsong lo prende subito Dario Knezevic, difensore croato che la Juventus pesca dal Livorno nel gennaio del 2008, dopo un infuocato duello di mercato con il Torino, rimasto come la parte più interessante della carriera di Knezevic in bianconero: 3 presenze addio a giugno. Segue un proficuo ritorno a Livorno (84 presenze) e un finale di carriera al Rijeka. Ha smesso nel 2015, ha fatto l’allenatore in seconda dell’Orijent per un anno, ora aspetta che passi un’occasione.
Eljero Elia
Promessa del calcio olandese, nell'estate 2011 viene preso dalla Juventus nell'ultimo giorno di mercato, pagato 9 milioni di euro. Conte non lo vede: gli concede appena 4 presenze in tutto il campionato, per un totale di meno di 90 minuti. Si cuce uno Scudetto sul petto, poi viene venduto al Werder Brema. Due stagioni in Germania, il prestito al Southampton e il rilancio al Feyenoord, dove diventa campione d'Olanda. Da tre anni gioca in Turchia al Basaksehir.
Jorge Andrés Martínez
Sei anni nella Juve, cinque in prestito. Anche "El Malaka" sarebbe potuto diventare un pentacampione come solo i grandi pilastri bianconeri di Conte prima e Allegri poi. E invece… Preso dal Catania per 12 milioni di euro, deluderà nel 2011 giocando venti partite senza mai segnare, e la Juve finirà settima. Poi l'arrivo di Antonio Conte e l'inizio dei prestiti: Cesena, Cluj, Novara, Juventudde las Piedras in Uruguay (non si sa bene, comunque 18 presenze in tre anni). Ufficialmente ha smesso di giocare, non si sa che fine abbia fatto.
Milos Krasic
Da nuovo erede di Nedved a “bidone” in un giro di panchine: veste il bianconero nel 2010 (pagato 15 milioni di euro) e con Delneri parte fortissimo, con un'indimenticabile tripletta al Cagliari. Poi si spegne con tutta la Juve e quando arriva Conte (con cui fatica a comunicare) non vede più il campo. Ma anche per lui arriva uno Scudetto. Ceduto al Fenerbahce per 7 milioni, finirà anche in prestito al Bastia. Ora è disoccupato dopo 3 stagioni a Lechia Danzica, in Polonia
Nicklas Bendtner
Nessuno chiede mai: dove è finito Nicklas Bendtner, perché fra i tifosi della Juventus il danesone è un culto e sanno benissimo che continua la sua epopea di sballi, follie e calcio nella sua Copenhagen, almeno quando Lord Bendtner non ha problemi con la giustizia, con l’alcool o con qualche ragazza.
Segui 90min su Facebook, Instagram e Telegram per restare aggiornato sulle ultime news dal mondo della Serie A!