Champions League, la finale tra Manchester City e Chelsea cambia ufficialmente sede

Champions League, la finale a Porto
Champions League, la finale a Porto / David Ramos/Getty Images
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La finale di Champions League doveva giocarsi a Istanbul ma, per il secondo anno consecutivo, la città turca non accoglierà l’ultimo atto del più importante torneo calcistico europeo per club. Secondo quanto riporta calciomercato.com e Sky Sport, la Uefa ha ufficializzato oggi il cambio di sede per la partita conclusiva della competizione, che vedrà sfidarsi due squadre inglesi, ovvero Chelsea e Manchester City. La decisione della Uefa è arrivata dopo che il governo di Londra ha inserito la Turchia nella lista rossa dei viaggi internazionali ad alto rischio per via della pandemia da Coronavirus.

Inizialmente i due club avevano proposto di giocare la sfida a Wembley. Ma di problematiche ce ne sono diverse, tra cui la contemporanea disputa dei playoff di Championship e la quartantena obbligatoria per chi arriva nel Regno Unito. Perciò questa ipotesi è stata scartata e si è deciso di optare per il Portogallo, con Porto che ha avuto la meglio su Lisbona, sede della finale dello scorso anno ma che sembrava la più accreditata. Lo stadio Do Dragao del Porto garantisce inoltre la possibilità di accogliere 12mila tifosi, 6mila per ogni squadra.

Ecco il comunicato della Uefa in merito: "La scelta del governo UK di inserire la Turchia nella "Red List" delle destinazioni per i viaggi avrebbe significato che a nessun tifoso dei due club sarebbe stato possibile viaggiare a Istanbul per vedere la gara. Nonostante gli sforzi esaustivi della FA e delle autorità, non c'è stato modo di arrivare alle eccezioni necessarie per superare la quarantena imposta dal governo UK". Il presidente Ceferin, poi, accettando la decisione del governo inglese, ha detto: “La federazione e le autorità turche hanno riconosciuto i nostri sforzi nell’organizzazione dell’evento e spero che presto potremo giocare una finale di Champions League ad Istanbul".


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