Champions League, dopo il Covid la UEFA ha deciso: scatta il taglio ai premi

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Champions League / FABRICE COFFRINI/Getty Images
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Che il calcio, economicamente, se la stia passando male è ormai noto dall'esplosione del Coronavirus in Europa a fine febbraio, con lo stop ai campionati e la ripartenza a porte chiuse che ha inferto una mazzata clamorosa agli incassi dei club, già bassi, e soprattutto ai bilanci già sofferenti.

Andrea Agnelli, presidente della Juve e dell'ECA
Andrea Agnelli, presidente della Juve e dell'ECA / Emilio Andreoli/Getty Images

Un problema che riguarda da vicino anche la Uefa e i relativi incassi dalle competizioni europee. Soprattutto per la Champions League, che fino alla scorsa stagione ha elargito alle squadre partecipanti cifre da capogiro. Secondo quanto rivelato dal Times, però, la massima organizzazione calcistica europea ha già deciso di abbassare i premi da destinare alle competizioni europee per i prossimi cinque anni. Troppo alta la perdita da 575 milioni di euro tra Champions ed Europa League dopo la riduzione dei ricavi dai diritti tv e dalle relative sponsorizzazioni.

Le 55 federazioni credevano che questo taglio sarebbe stato distribuito su 2 o 3 stagioni, ma non sarà così: ce ne vorranno cinque, come ha rivelato la stessa Uefa nella lettera inviata. Per fare un esempio, la scorsa stagione il Manchester City avrebbe dovuto ottenere oltre 96 milioni di euro, perderà il 4% a stagione, circa 3,8 milioni di euro ogni anno.


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