Champions ed Europa League, la Uefa potrebbe ridurre le qualificazioni alle coppe europee
Di Milo Zatti
Secondo il quotidiano inglese Times, la UEFA sarebbe intenzionata a ridurre e nel peggiore dei casi addirittura eliminare, le fasi di qualificazione alle prossime edizioni delle competizioni europee per club: la UEFA Champions League e la UEFA Europa League. Sempre secondo gli inglesi, la UEFA avrebbe intenzione di programmare Champions ed Europa League 2020/21 a partire dal mese di ottobre. Rimane però incertezza sul fatto che le sfide valide per le qualificazioni possano essere programmate per tempo.
La UEFA prevede di completare le attuali edizioni delle due competizioni nel mese di agosto. Questo calendario e il fatto che diversi governi europei, tra cui quelli di Francia e Paesi Bassi, abbiano escluso il ritorno del calcio fino a settembre, è un ostacolo alle sfide di qualificazione per le competizioni europee tra club.
Da questo ostacolo è nata l'idea di disputare gli incontri rimanenti in una gara unica e dove necessario, in sedi neutrali. Dei 32 posti predisposti per le partecipanti alla Champions League solo 6 sono ottenuti in seguito a turni di qualificazione, mentre gli altri 24 sono assegnati in base ai risultati ottenuti nelle leghe nazionali. I restanti 2 sono ovviamente riservati per i vincitori di Champions League ed Europa League nella stagione precedente.
Un’altra idea potrebbe essere quella di avere una sola fase di qualificazione per la Champions League che coinvolga i campioni nazionali dei 12 paesi più in alto nel ranking, tra quelli che non portano già un club nella fase a gironi.
Molto più complicata è la questione dell'Europa League dove solo 17 dei 48 club nella fase a gironi si qualificano direttamente dalle competizioni nazionali. Una decisione in materia dovrebbe arrivare dalla riunione del comitato esecutivo UEFA, che si terrà il 27 maggio in videoconferenza.
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