Champions e Europa League, ipotesi Final Eight. Sarà il nuovo format delle coppe europee del futuro?
Nella serata di ieri Sky Sport ha lanciato l’anticipazione: la Uefa avrebbe deciso, dopo gli ottavi di finale, di disputare una Final Eight di Champions League a Lisbona. La stessa formula dovrebbe essere utilizzata anche per portare a termine l'Europa League (che si giocherà però in Germania, resta ancora da decidere la sede) e per la Champions League donne (in Spagna). Restano invece invariate le sedi delle partite di ritorno degli ottavi di Juventus e Napoli: si giocherà rispettivamente a Torino (bianconeri dovranno ribaltare il ko dell’andata contro il Lione) e a Barcellona (si riparte dal’1-1 del San Paolo). Scelta invece Budapest per la Supercoppa Europea.
Le ufficialità delle decisioni della Uefa dovrebbero arrivare non prima del 17-18 giugno, giorni in cui è in agenda il Comitato Esecutivo. Ma già il fatto che il presidente Aleksander Ceferin abbia caldeggiato a più riprese questa ipotesi per “accorciare i tempi”- in un agosto reso più caldo dalle infiammate notti di calcio europeo - apre uno scenario nuovo: e se le Final Eight (o Final Four) diventassero il nuovo format delle coppe europee del futuro?
Un quesito che è giusto porsi, anche se a riguardo non c’è niente di certo. Ciò che è sicuro è che, in quel caso, cambierebbero tanti aspetti. A partire dall’attesa della classica sfida tra andata e ritorno, passando per la regola (da molti definita ‘ingiusta’, specie in caso di tempi supplementari) del valore doppio della rete in trasferta. Dai numerosi viaggi, i tanti stadi e le numerose partite a un match secco, in un campo neutro. Quale Champions (ed Europa League) sarebbe più emozionante? La vecchia e classica o la nuova ed innovativa? Per i primi i giudizi non resta che attendere il primo assaggio di calcio d’agosto.
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