Dalla Spagna, Ceferin ha deciso: niente coppe per Juventus, Real Madrid e Barcellona

Aleksander Ceferin
Aleksander Ceferin / FABRICE COFFRINI/Getty Images
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Juventus, Barcellona e Real Madrid hanno diffuso un comunicato congiunto nel quale sono specificate le modalità d'azione in riferimento al progetto della Superlega Europea: "I club fondatori hanno ricevuto, e continuano a ricevere, inaccettabili pressioni, minacce ed offese da terze parti al fine di ritirare il progetto proposto e, conseguentemente, desistere dal loro diritto/dovere di fornire soluzioni all’ecosistema del calcio mediante proposte concrete ed un dialogo costruttivo. Ciò è intollerabile in punto di diritto e la giustizia si è già pronunciata in favore della proposta di Super League, ordinando a FIFA e UEFA di astenersi, sia direttamente sia per il tramite dei propri associati, dall’intraprendere ogni azione che possa pregiudicare l’iniziativa in qualsiasi modo in pendenza del procedimento.

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Aleksander Ceferin / KARIM JAAFAR/Getty Images

Con il massimo rispetto per le attuali strutture e per l’ecosistema del calcio. I club fondatori hanno espressamente convenuto che la Super League avrà luogo quando riconosciuta da UEFA, da FIFA o da entrambe, oppure quando, nel rispetto delle leggi e dei regolamenti applicabili, considerata quale competizione compatibile a tutti gli effetti con il permanere dei club fondatori nelle rispettive competizioni domestiche. Tuttavia, a dispetto di tali circostanze, UEFA e FIFA si sono sinora rifiutate di stabilire un adeguato canale di comunicazione".

Parole che hanno irritato (e non poco) la UEFA. Come rivelato da Cadena Cope, il presidente Aleksander Ceferin avrebbe deciso di escludere i tre club fondatori dalle coppe per i prossimi due anni. Una sanzione pesante per chi non ha voluto alzare bandiera bianca: se confermata, avrà serie ripercussioni sul futuro delle società in ambito internazionale.


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