Caso Superlega: tutti i 12 club fondatori ancora dentro al progetto

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Super League / GERARD JULIEN/Getty Images
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“Voglio scusarmi con tutti i tifosi. È stato un errore, penso che sin dall’inizio avremmo dovuto decidere di non partecipare a questa lega. Me ne pento assolutamente. Non è stata una decisione facile, non è facile dire sì o no, dire ci siamo o no ci siamo. Penso che sia evidente dalle modalità con cui ci siamo impegnate, questo dice molto su quanto sia stata una decisione complicata. Ma come vedete, appena abbiamo capito di aver commesso un errore ne siamo usciti immediatamente. Non difenderò le ragioni per cui vi abbiamo aderito. Alla fine ho deciso io e ne prendo la piena responsabilità, è stato un errore”. Con queste parole Khaldoon Al Mubarak, presidente del Manchester City, ha ribadito qualche giorno fa il dietrofront del club campione d'Inghilterra rispetto al progetto della Superlega Europea. Parole, per l'appunto. Come rivelato da Tuttosport, tutti i dodici club fondatori fanno parte - almeno formalmente - della competizione d'élite.

Florentino Perez
Florentino Perez / Soccrates Images/Getty Images

Oltre ai "ribelli" Real Madrid, Barcellona e Juventus, anche le altre nove società elencate nel comunicato ufficiale del 18 aprile non sono ufficialmente escluse dalla Superlega, in quanto non hanno ancora completato le pratiche. Le stesse che hanno già patteggiato con la UEFA e accettato sanzioni pari a 15 milioni di euro complessivi e al 5% dei guadagni derivanti dalle coppe europee che si disputeranno durante la stagione 2021/22. È solo questione di tempo, rivela il quotidiano piemontese.


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