'Caso Suarez', spunta il nome di Paratici. La Procura sospetta che il test sia stato organizzato dalla Juve

Il caso Luis Suarez continua ad allargarsi sempre di più, fino ad arrivare alla dirigenza della Juventus. La farsa dell'esame all'Università di Perugia per ottenere la cittadinanza italiana è finita nel mirino della Guardia di Finanza, con l'inchiesta portata avanti dal procuratore Raffaele Cantone e dei pm Paolo Abbritti e Giampaolo Mocetti.

Secondo quanto scrive oggi il Corriere della Sera, tra i nomi spuntati fuori nelle varie intercettazioni telefoniche ci sarebbe anche quello del ds del club bianconero Fabio Paratici, che avrebbe esplicitamente chiesto di risolvere il problema dell’esame di italiano dell'uruguaiano. E nelle conversazioni la docente di glottologia rincara la dose con un "Con lui si vince la Champions". Ora si vuole quindi verificare il ruolo della Juventus nella triste vicenda.

Anche perché - scrive sempre il Corriere della Sera - il mediatore tra il club bianconero e i vertici dell’ateneo è stato Maurizio Oliviero, rettore dell’Università Statale cittadina: i contatti tra tutti questi personaggi chiariranno le responsabilità penali di ognuno. Il tutto accompagnato dall'inchiesta avviata dalla Procura federale della Figc per valutare eventuali illeciti sportivi. Il quadro emerso finora - si legge ancora il Corriere della Sera - accredita la tesi che sia stata proprio la società ad organizzare il test fasullo.

Intanto, in attesa di risvolti, la versione di Oliviero è che "Mi chiamò una persona che fa parte dello staff della Juventus per sapere se nel mio ateneo si poteva sostenere il test B1, io risposi che avrei interessato i colleghi dell’università per gli stranieri. Chiamai la collega Giuliana Grego Bolli e parlai pure con Simone Olivieri. Ad entrambi spiegai quali erano le richieste e girai i contatti. Poi non ho saputo più nulla. Qualche giorno dopo l’esame sostenuto da Suarez sono stato contatto da Paratici che voleva dirmi che l’entourage del giocatore era rimasto molto soddisfatto dell’accoglienza ricevuta e voleva ringraziarmi. Una telefonata di cortesia".

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