Caso Suarez, ipotesi corruzione. E spunta una "retromarcia" della Juventus

Il caso legato a Luis Suarez si infittisce. La Procura sta svolgendo indagini sulla posizione della Juventus, che avrebbe esortato l'Università per gli stranieri di Perugia ad agevolare l'esame di italiano dell'ex attaccante del Barcellona, ora all'Atletico Madrid, per accelerare i tempi del suo trasferimento in bianconero.
Come riportato dall'edizione odierna del Corriere della Sera, sotto la lente degli investigatori ci sarebbero le violazioni ai rispettivi doveri d’ufficio, commessi presumibilmente fronte di una promessa di utilità, benefici all'immagine dell’Ateneo e interessi economici per chi ha partecipato all'esame farsa.
Nel frattempo, il direttore sportivo del club piemontese Fabio Paratici si è detto sereno: "Su questo argomento c’è un comunicato del club che chiarisce la mia posizione e quella del club. Sono molto tranquillo". Emerge, però, un dettaglio a favore della Juve.
Alla vigilia dei test sostenuti da Suarez, la Juventus sarebbe inspiegabilmente sparita dalla scena. Dopo le interlocuzioni tra l'avvocato Luigi Chiappero e il viceprefetto Antonella Dinacci, i rappresentati bianconeri non avrebbero risposto nemmeno al Viminale, che asseriva che la pratica Suarez avrebbe potuto dare esito in tempi brevi. Una repentina retromarcia, al momento, non chiara.
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