Caso Salernitana, Lotito non vende. Probabile trust per sei mesi, intanto Radrizzani chiarisce la sua posizione
Oggi è l'ultimo termine fissato dalla Federcalcio per chiarire il caso Salernitana, società strettamente collegata a Claudio Lotito (la proprietà della Salernitana è riconducibile per il 50% alla Omnia Service di Enrico Lotito, figlio di Claudio, e per il restante 50% alla Morgenstern di Marco Mezzaroma, cognato del presidente della Lazio). Il regolamento dice che un soggetto non può essere collegato a due società appartenenti allo stesso campionato e per questo motivo entro la giornata di oggi Lotito avrebbe dovuto vendere a terzi.
Cessione che non è però arrivata e probabilmente non arriverà entro oggi, su questo caso aumentano le ombre e diminuisce la luce. L'ultima ipotesi che circola è la creazione di un trust, un terzo soggetto indipendente, che debba rappresentare la società in Lega e organizzare e finalizzare la cessione totale entro i sei mesi. La paura del presidente federale Gravina però è che questo trust non sia un vero e proprio trust amministrativo, ma solo un escamotage da parte del presidente per tenersi stretta la società.
Questo trust dovrà essere una persona giuridica (una società ad esempio) e non fisica (Lotito aveva pensato a un docente universitario o un generale dell'arma in pensione) come stabilito dalla Federazione e che il trustee, la figura centrale, dovrà dimostrare di essere assolutamente terza ed indipendente. La soluzione del trust sembra essere la più percorribile come confermato dal comunicato diffuso dalla Salernitana stessa che smentisce le presunte offerte di cui si vociferava negli ultimi giorni.
Questo il comunicato della società granata: ''Il club disconosce e rileva l’infondatezza di alcuni articoli di cronaca pubblicati sia a mezzo stampa sia attraverso social network relativi a presunte trattative, talvolta irricevibili, inerenti la cessione della società stessa: tali notizie vengono pubblicate al solo fine di destabilizzare la società e l’ambiente per fini secondari e promo-pubblicitari. Si diffida, pertanto, tali testate giornalistiche dal diffondere informazioni infondate e non veritiere, ribadendo che l’U.S. Salernitana 1919 si sta adoperando al fine di risolvere la problematica della multiproprietà con trasparenza e nel rispetto della legge''.
Riguardo le probabili cessioni negli ultimi giorni si erano fatte le ipotesi dell'ex presidente del Pisa Maurizio Mian, di un fondo degli Emirati Arabi che però avrebbe concluso l'acquisto solo a determinate condizioni, prima fra tutte la permanenza in Serie A, e per ultimo il presidente del Leeds Andrea Radrizzani, ma il comunicato fa pensare che ora come ora la soluzione più percorribile sia quella del trust. Radrizzani intanto, intervenuto a ''La città'' ha confermato l'interesse per la Salernitana, confermando l'esistenza di una trattativa: "Certo. Noi abbiamo formulato la nostra offerta, definita in ogni particolare, mercoledì. Sottolineando che la stessa ha una validità di dieci giorni".
Dunque viene chiesto al Radrizzani cosa sia accaduto poi, questa la sua risposta: "Ci sono stati nella mattinata di giovedì e successivamente incontri tra i consulenti che rappresentano la Salernitana e quelli di Radrizzani. Ma nessuna risposta è giunta".
Gli viene chiesto se il problema sia a livello di cifre, il presidente del Leeds risponde così: "Lotito, che io personalmente conosco e stimo, sarà sicuramente preso in queste ore dalla necessità di decidere e capiamo che non è semplice. Ma è giusto che Salerno e i tifosi della Salernitana sappiano che noi abbiamo formulato una offerta che riteniamo congrua.
Sicuramente in considerazione del fatto che la società da acquistare non ha beni di proprietà ed i tesserati hanno un determinato valore, non alto, sul mercato seppure, ed è giusto dirlo, hanno con grande merito conquistato la promozione in serie A. Basti pensare che la stessa società granata ci ha messo a conoscenza del fatto che l’ammontare totale degli ingaggi dei calciatori, relativamente a coloro che hanno un contratto in essere, non supera gli otto milioni di euro. Una cifra non elevata che garantisce della bontà della gestione di Lotito".
In ogni caso non è detto che oggi si definisca il futuro della Salernitana nonostante sia il termine ultimo. La Federazione dovrà controllare la documentazione e l'assetto del trust, in particolar modo la sua indipendenza da Lotito e la sua solidità nel gestire un club di Serie A. Intanto Lazio e Salernitana dovranno iscriversi al campionato di Serie A entro il 28 giugno e farlo con meno incognite e più certezze possibili, perché in questa situazione i due club rischierebbero allo stesso modo. In breve serve una soluzione chiara che vada bene per tutti, soprattutto per Salerno e la Salernitana che meritano di viversi la Serie A senza cavilli burocratici.
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