Caso Robinho, nuove intercettazioni sul presunto stupro. Risolto il contratto con il Santos
È durata solamente una settimana l'avventura di Robinho al Santos. Il club brasiliano ha risolto il contratto dell'ex calciatore del Milan, attualmente sotto processo in Italia con l'accusa di stupro per un fatto risalente al 2013. La querelle va avanti da oltre sette anni: il legale Alexsander Guttierres presentò ricorso in Corte d'Appello (per testimoniare che si trattasse di una relazione consensuale) contro la condanna a 9 anni di carcere pervenuta nel 2017.
A complicare la situazione di Robinho, però, sono le intercettazioni telefoniche pubblicate dal reporter Lucas Ferraz: "Sto ridendo perché non mi interessa, la donna era completamente ubriaca, non sa nemmeno cosa sia successo", avrebbe detto il giocatore pochi giorni dopo l'accaduto.
Torniamo al fatto: la sera del 22 gennaio 2013, Robinho era a Milano in compagnia di cinque persone all'interno di un locale notturno nel quartiere Bicocca. La presunta vittima è una ragazza di origini albanesi, all'epoca 22enne. Ora il calciatore rischia l'estradizione e il Ministero della Giustizia italiana, in costante contatto con il Governo brasiliano, sta discutendo della possibilità di far scontare la pena in un carcere del Bel Paese.
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