Caso plusvalenze, l'Inter non si preoccupa: quello di ieri è stato un atto dovuto

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Inter / Insidefoto/GettyImages
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Nella giornata di ieri, il nucleo di Polizia economico finanziaria della Guardia di Finanza di Milano si è presentato negli uffici di Roma della Covisoc per acquisire alcuni documenti riguardanti alcune operazioni di calciomercato effettuate dall'Inter tra il 2019 e il 2021.

L'operazione rientra all'interno delle indagini sulle presunte plusvalenze fittizie messe a bilancio da diversi club italiani in quel lasso di tempo. La Procura di Milano ha messo sotto la lente di ingrandimento 62 operazioni (di cui 42 della sola Juventus), tra le quali ce ne sono alcune effettuate dai nerazzurri.

Giuseppe Marotta, Steven Zhang, Alessandro Antonelli
Marotta, Zhang e Antonello / Jonathan Moscrop/GettyImages

In particolare, al vaglio degli organi giudiziari sono finiti i contratti di almeno 10 calciatori. Tra di essi, spiccano quelli del portiere romeno Ionut Radu (7,7 milioni di plusvalenza) e dell'attaccante Andrea Pinamonti (plusvalenza da 19 milioni), scambiati tra Inter e Genoa in soli due anni, ma anche quelli di Zinho Vanheusden e di altri giocatori di fascia medio-bassa.

Tuttavia, come riporta l'edizione odierna de La Gazzetta dello Sport, in casa Inter non trapela alcuna preoccupazione. Anzi, la società ritiene che la visita delle Fiamme Gialle agli uffici della Covisoc sia un "atto dovuto" e, nel propugnare ancora una volta la propria innocenza, ribadisce che "tutte le operazioni sono documentabili".


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