Caso plusvalenze, domani sarà il turno della Juve: possibile vizio procedurale

Dirigenza bianconera
Dirigenza bianconera / Nicolò Campo/GettyImages
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Tra 24 ore la Juventus verrà ascoltata dalla Procura, in collegamento video a distanza, sul caso plusvalenze. All'audizione parteciperanno gli avvocati dei bianconeri e non è escluso l'intervento di qualche dirigente coinvolto, con l'accento che sarà ovviamente posto valore corretto di alcuni calciatori oggetto di plusvalenza.

Maurizio Arrivabene, Pavel Nedved, Federico Cherubini, Andrea Agnelli
Maurizio Arrivabene, Pavel Nedved, Federico Cherubini, Andrea Agnelli / Jonathan Moscrop/GettyImages

Ma quali sono i parametri definiti dalla Procura? Criteri come età, ruolo, storia dei trasferimenti e numero di presenze. Un sistema che - stando a quanto riferito dalla Gazzetta dello Sport - la Juve contesterà sicuramente, ritenendo che un calciatore, soprattutto se giovane, non possa essere valutabile con questi parametri in modo oggettivo.

Emergerebbe però un problema: secondo le ultime indiscrezioni riportate dal quotidiano La Repubblica, la Procura rischia di aver commesso un errore capace di minare l'intero processo. Il primo atto dell'indagine è una lettera in cui la Covisoc invia la "notizia di reato" alla Procura, sei mesi prima, quando la Procura avrebbe fornito alla Covisoc delle indicazioni per rintracciare le possibili plusvalenze gonfiate. Si tratterebbe, in sostanza, del mancato rispetto dei 30 giorni come limite massimo per aprire un'indagine (dalla notizia dell'irregolarità).


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