Caso Calciopoli: la Corte Europea dei diritti dell'uomo ammette il ricorso di Giraudo. Cosa può succedere
Calciopoli. Ancora. Nuova possibile svolta in una delle vicende che ha sconvolto il calcio italiano e che potrebbe tornare nuovamente di moda. Come riportato dal Corriere della Sera, ci sono nuovi sviluppi sul fronte Calciopoli.
Ricordate Antonio Giraudo? Uno dei tre componenti della triade della Juventus con Luciano Moggi e Roberto Bettega, è riuscito a portare a casa una parziale vittoria nella sua battaglia personale in merito al processo di Calciopoli.
La Corte Europea dei diritti dell'uomo ha infatti ritenuto ricevibile il ricorso presentato da Giraudo, attraverso i suoi legali Amedeo Rosboch e da Jean-Louis Dupont, avvocato della storica "sentenza Bosman". La Corte Europea respinge circa il 90% dei diritti che vengono presentati. La difesa di Giraudo è stata costruita su due capisaldi: ci fu una macroscopica violazione dei diritti della difesa, soprattutto sulle tempistiche con la presentazione del ricorso in 7 giorni, basti pensare che non ci fu nemmeno tempo di leggere le 7.000 pagine di atti prodotti nel corso del processo sportivo; ed esistono forti dubbi sulla ragionevole durata del processo, trascinatosi per 13 anni. Dopo l'annullamento, in sede penale, della condanna ad un anno e 8 mesi decretata dala Cassazione per prescrizione, ora è in arrivo un altro round. I tempi non saranno brevi. Lo Stato italiano dovrà produrre prima i documenti a sostegno della propria tesi, poi si comincerà nuovamente a discutere.
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