Casini punge la FIGC e fa chiarezza sull'argomento Superlega dopo l'assemblea
Il presidente della Lega Serie A Lorenzo Casini parla a tutto tondo al termine dell'assemblea odierna. Casini si è soffermato su argomenti quali le licenze e la sostenibilità economico-finanziaria, oltre a dedicare parole al modello Serie A che - a suo avviso - non può e non deve meramente attenersi a modelli esterni di riferimento. In conclusione anche una precisazione sulla Superlega e sulla posizione della Serie A.
Sull'assemblea: "Oggi c’erano numerosi punti di discussione durante l’assemblea. Per quanto riguarda i temi federali, l’assemblea dei club ha esaminato il documento FIGC e non è rimasta soddisfatta dalle priorità segnalate. Viene posticipato l’intervento sulla governance del sistema federale e soprattutto sul riequilibrio di pesi e rappresentanze a favore della Serie A", riporta Calcio&Finanza.
Sulle licenze: "Resta il fatto che la sostenibilità economico-finanziaria sia una priorità, oggi l’assemblea ha deliberato di attivare una commissione composta da tutte le squadre proprio per elaborare un documento relativo ai criteri delle licenze per le iscrizioni al campionato. Benissimo lavorare su questi temi, però ci aspettiamo che si affrontino prima le questioni di equilibrio dei pesi federali e di rappresentanza".
Sulla Lega Serie A: "Faremo presenti che, rispetto alle fasi indicate dalla FIGC, non condividiamo quell’ordine in cui il tema del peso della Lega viene per ultimo. La FIGC mette alla fine il sistema di riequilibrio, la Serie A non si sente rappresentata per quello che dovrebbe essere.Noi vogliamo un modello Lega Serie A, non possiamo replicare modelli che esistono altrove. Si guarda a dove le cose funzionano, ma il tema è che vogliamo un sistema simile, poi si possono avere modifiche. Il sistema attuale non garantisce alla Serie A il peso che dovrebbe avere".
Sulla questione Superlega: "Superlega? L’ad De Siervo ha riportato l’esito dell’incontro, poi non si è discusso. Si aspetta di capire cosa accadrà dopo la decisione della giustizia europea, ma non c’è stato un dibattito".