Carnevali: "Milan deve temere il Sassuolo. Scamacca e Raspadori? Ecco cosa penso"
Giovanni Carnevali inizia a scaldare i motori. L'amministratore delegato del Sassuolo sarà uno dei protagonisti del prossimo calciomercato, visto che diversi club busseranno alla sua porta per provare a strappargli i tanti talenti della squadra neroverde. A pochi giorni dalla sfida con il Milan (che può regalare lo Scudetto ai rossoneri), il dirigente ha rilasciato un'intervista al Corriere dello Sport. Leggiamo le sue parole.
Sulla caccia al biglietto:
"Da due giorni non riesco a rispondere: è una continua caccia al biglietto perché tutti domenica vorrebbero essere al Mapei Stadium. Di tagliandi però non ce ne sono più: in un'ora e mezzo ne abbiamo "polverizzati" 16.500 e lo stadio è esaurito. Non mi sorprende visto che il Milan ultimamente a San Siro ha sempre 70.000 tifosi. Così tante richieste, arrivate da tutta Italia e nei primi 90 minuti di vendita, però, sono state qualcosa che non immaginavo".
Massima attenzione:
"Sappiamo che giocheremo contro una formazione che può vincere lo scudetto, ma noi vogliamo concludere bene il campionato, conquistare il miglior piazzamento possibile. Sono certo che la squadra metterà in campo tantissima attenzione anche se mi sarebbe piaciuto che il tricolore fosse stato assegnato lo scorso week end. Avrei evitato questo stress. Ottenere un risultato importante sarebbe un'ottima vetrina. Sappiamo ciò di cui siamo capaci e vogliamo dimostrarlo una volta in più. Spero che un pochino Pioli sia preoccupato di affrontarci".
Berardi è stato vicino al Milan?
"Dal Milan per Domenico non c'è mai arrivata una richiesta ufficiale. Ho sentito dire che a loro piace, ma niente di più. Berardi è il nostro campione e, se fossi il dirigente di un grande club, il primo calciatore del Sassuolo che proverei ad acquistare sarebbe proprio lui. Ha segnato anche a Bologna permettendoci di vincere il derby e di arrivare pure quest'anno davanti ai rossoblù".
Su Scamacca:
"È un centravanti giovane, che indossa la maglia della Nazionale ed è normale che piaccia sia a livello italiano sia europeo. Preferirei che Gianluca rimanesse nel nostro campionato perché ha un grande futuro e per la Serie A non sarebbe bello perdere un attaccante così. Con Locatelli abbiamo facilitato il suo passaggio alla Juve perché voleva restare in Italia".
Su Raspadori:
"Come tutti i giovani, ha bisogno di tempo per maturare e crescere. Spero lo faccia con noi, ma può succedere anche con un grande club. L'importante è che non sbagli la scelta, che trovi la società dove continuare il suo percorso professionale. Insomma, deve giocare, non stare in panchina. Giacomo ha qualcosa di speciale: è un campione".
Dionisi resta?
"Resta Al 100%. È stato bravo a gestire la situazione dopo l'addio di De Zerbi e ha fatto un bel campionato, superando in trasferta Juventus, Milan e Inter. Forse avremmo potuto avere qualche punto in più, ma a una rosa di giovani qualche errore per maturare va concesso".
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