Cardinale fa chiarezza sul ruolo di Ibrahimovic: il commento di Fabio Capello

Zlatan Ibrahimovic
Zlatan Ibrahimovic / Jean Catuffe/GettyImages
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Gerry Cardinale fa chiarezza sul ruolo di Zlatan Ibrahimovic nel Milan. Intervenuto nel corso del “Business of Football Summit” organizzato dal Financial Times, il numero uno di RedBird ha spiegato più nello specifico di cosa si occupa lo svedese, elogiandone la conoscenza del calcio europeo: "Chi conosce il calcio europeo e il Milan meglio di Ibra? È il più grande uomo squadra che io abbia mai incontrato. Non parlo solo di campo: la sua umiltà, la sua intelligenza. Zlatan mi permette di essere negli States e allo stesso tempo sul campo a Milano. Lo abbiamo assunto in RedBird specificatamente per tutto quello che può fare nel calcio. Ma soprattutto, è il mio proxy (un tramite, un’estensione, ndr)”.

E ancora sull'importanza di Ibra nello spogliatoio rossonero: “Ci sentiamo più volte al giorno e ha l’autorità di essere la mia voce con i giocatori, con lo staff, con chiunque al Milan. È molto importante soprattutto perché ha tanta credibilità per farlo. Se avessi preso una persona da New York e la avessi messa nel Milan avrebbe avuto molta meno credibilità di Zlatan. Il modo in cui Zlatan parla ai giocatori, facendo da tramite per la proprietà, è davvero unico. Non voglio andare io negli spogliatoi a farlo, voglio che sia Zlatan a farlo”.

Chiarezza, dunque, è stata fatta. Quello di Zlatan è tutt'altro che un incarico di facciata. Approva anche Fabio Capello, primo allenatore di Ibrahimovic in Italia, che sulle colonne de La Gazzetta dello Sport ha dichiarato: “Si è finalmente capito cosa farà, all’inizio i confini del suo ruolo non erano assolutamente chiari. Oggi sì: o meglio i confini non ci sono... farà tutto. Stavolta è chiaro come il sole, non possiamo più dire lì c’entra o non c’entra, se toccherà a lui entrare nello spogliatoio o gestire i rapporti. La risposta è sì, toccherà a lui. So che non sarà istintivo e che cercherà condivisione".

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