Caputo, Locatelli e Bastoni in coro: "L'Italia è un sogno"

Claudio Villa/Getty Images
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Francesco Caputo, Manuel Locatelli e Alessandro Bastoni sono stati i protagonisti della conferenza stampa odierna con la nazionale italiana, nel Centro Federale di Coverciano. Tante le emozioni nel vestire la maglia azzurra per la prima volta.

CAPUTO - "Ho creduto in un sogno, sono il ragazzo più felice del mondo". Caputo aveva rassicurato l'Italia alla vigilia del lockdown con il famoso cartello "andrà tutto bene" e ora commenta: "Dopo quella scritta a me è andata bene davvero. La mia carriera è stata diversa da quella dei giovani. Bisogna comunque credere nei sogni. In Italia ci sono tanti giocatori sottovalutati che andrebbero invece spinti anche per far crescere la Nazionale. Ora mi godo questa grande opportunità".

Claudio Villa/Getty Images

LOCATELLI - "Ciccio è la dimostrazione di uno che non ha mai mollato. Sono molto emozionato per lui, si merita tutto questo, se l'è guadagnato. Essere qui è un sogno che si realizza, è da quando andavo a giocare coi miei amici all'oratorio che immaginavo questo momento. Essere qui è una bellissima emozione, un bellissimo momento, mi godo questo e ogni singolo allenamento. Noi giovani respiriamo una bella atmosfera, Mancini ha dimostrato di poterci dare spazio. Mercato? Non mi distrae, penso solo a fare bene qua. L'interesse della Juve? Pirlo è un mio idolo ed è un sogno essere accostato ai bianconeri. Milan? Non ho nessun rimpianto, al Sassuolo è stata una rinascita, ho trovato fiducia. Sono e sarò sempre legato al Sassuolo perché è grazie a loro che sono cresciuto".

BASTONI - "Per me Chiellini è un esempio e mi è servito tanto a crescere. È stato un anno fantastico, ringrazio l'Inter e Conte che mi ha dato fiducia. Io sono stato bravo io a conquistarmela, ma in pochi avrebbero avuto il coraggio di lanciarmi. Penso che il calcio sia cresciuto molto in Italia, ci sono tanti Under in Serie A. All'Inter siamo in sei a rappresentare la Nazionale, è da tanto che non accadeva. Sono soddisfatto del movimento italiano".


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