Capitano, leader, uomo: Simon Kjær il miglior amico che tutti vorremmo avere

Simon Kjaer
Simon Kjaer / Robbie Jay Barratt - AMA/Getty Images
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Quello che sembrava essere un sabato pomeriggio di festa e sport stava per tramutarsi in dramma. È il 43' del primo tempo di Danimarca-Finlandia: dopo aver ricevuto il pallone, in seguito a una rimessa laterale, Christian Eriksen si accascia al suolo vittima di un malore. Lo sguardo dei giocatori in campo fa subito presagire che si tratta di qualcosa di serio. Simon Kjær, resosi conto della gravità di quanto accaduto, è il primo a raggiungere il compagno a terra e con una lucidità fuori dal normale (visto il momento) presta i primi soccorsi all'amico.

Successivamente Josep Brugada, cardiologo dell'Hospital Clinic di Barcellona, dirà: "Il malore che ha colpito Eriksen, ha avuto poche conseguenze per la prontezza di chi lo ha soccorso e per la vicinanza dell'ospedale allo stadio". Fondamentale dunque l'intervento dello staff medico e dei presenti, tra cui appunto Kjær il quale ha prontamente evitato che il compagno soffocasse ingoiando la lingua e, secondo i media danesi, avrebbe anche praticato un primo massaggio cardiaco.

Il centrale del Milan è grande amico del connazionale in forza all'Inter: i due infatti si frequentano molto spesso in quel di Milano insieme alle rispettive famiglie, e chi li conosce sa che tra i due c'è un rapporto così bello da andare al di là di qualsiasi rivalità cittadina.

Christian Eriksen, Simon Kjaer
Kjaer consola Eriksen ai Mondiali 2018 / Richard Heathcote/Getty Images

Essere Capitano però non vuol dire soltanto portare una fascia al braccio, bensì essere leader di un gruppo, un punto di riferimento per tutta la squadra e diciamocela tutta...neanche quello è un compito semplice! Il sangue freddo dimostrato da Kjær durante quei tremendi, concitati minuti non può non affascinare non solo un qualsiasi appassionato di sport, ma chiunque! Una volta iniziate le manovre di soccorso, Simon chiama intorno a sé i compagni, creando un vero e proprio scudo intorno a Eriksen. Il motivo? Il rispetto nei confronti delle persone che stavano attraversando un dolore fortissimo, al cospetto di una scena che non aveva bisogno di essere immortalata dalle immagini televisive.

I giocatori danesi, dai più giovani ai veterani, piangono terrorizzati per quello che potrebbe succedere, mentre il Capitano mantiene la calma, cercando di dare quanta più forza possibile ai suoi. E quando Sabrina (moglie di Christian) raggiunge disperata il campo per sincerarsi delle condizioni del marito, è proprio il centrale, insieme a Kasper Schmeichel, a correre dall'altra parte del terreno di gioco per dare conforto alla giovane donna. Ma Kjær è anche un uomo e Dio solo sa cosa sia potuto passare nella sua mente in quel momento, quando è facile (e giustamente comprensibile) cadere in preda al panico e alla confusione: in certi casi però, quando tutto sembra sfuggire di mano, c'è bisogno di un qualcosa o meglio di un qualcuno a cui aggrapparsi il più forte possibile per non sprofondare. E a far riflettere è proprio la naturalezza con cui Simon ha dato tutto sé stesso per aiutare chiunque, in quegli attimi, ne avesse avuto bisogno.

Denmark v Finland - UEFA Euro 2020: Group B
La Finlandia applaude i giocatori della Danimarca / Wolfgang Rattay - Pool/Getty Images

Al rientro dagli spogliatoi, dopo aver parlato con Eriksen (il quale nel frattempo ha tranquillizzato i suoi, incitandoli a riprendere la gara precedentemente sospesa), Kjær è il primo a entrare in campo trovandosi di fronte il muro di giocatori avversari intenti nel più sentito e rispettoso degli applausi: un gesto bellissimo, diretto non solo al centrale ma a tutta la Danimarca. Come detto in precedenza però, Simon è anche un uomo e al 63' abbandona il campo mentalmente stremato: il Capitano ha dato tutto e, più che per lo sforzo fisico profuso, decide di mettersi da parte conscio di aver offerto tutto ciò che poteva.

Certo, è sempre facile parlare a cose fatte e quando tutto si è concluso per il meglio, ma da parte mia non posso che ringraziare Simon Kjær per il comportamento esemplare mostrato: una forza spaventosa e un'umanità fuori dal comune, per un uomo che ha messo da parte sé stesso per dedicarsi totalmente agli altri. E in un momento di rinascita, dopo la pandemia che ci ha colpito più di un anno fa, è questo il messaggio che deve passare per ripartire più forti di prima.

Quindi grazie Simon Kjær, il miglior amico che tutti vorremmo avere!


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