Caos Torino: confronto per crescere o corto circuito irrecuperabile?

Ivan Juric
Ivan Juric / Nicolò Campo/GettyImages
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Quello del calcio è un mondo impacchettato, confezionato, i cui protagonisti sfornano frasi fatte e ragionano per compartimenti stagni per nascondere ciò che accade al suo interno. Davide Vagnati ha provato ad appellarsi alla retorica delle "cose che succedono", ma era troppo tardi per rimediare. Oramai il velo di Maya si è squarciato e tutti noi possiamo vedere cosa c'è dall'altra parte.

Nell'ipotetico manuale di sopravvivenza per dirigenti e allenatori ci sarebbe un capitolo intero dedicato al rapporto con i media. Oggigiorno ogni situazione può essere infatti ripresa e chiunque può improvvisarsi reporter con il proprio smartphone. Coloro che lavorano nel calcio sono sempre stati marcati stretti dalle telecamere, ma con l'avvento di Internet devono ponderare ogni loro comportamento. Lo hanno imparato perfino i calciatori che quando parlano tra di loro nel pre o post partita si mettono sempre una mano davanti alla bocca per nascondere le proprie conversazioni a occhi indiscreti.

Certo, Vagnati e Ivan Juric non potevano minimamente immaginare che nel parcheggio di un hotel ci potesse essere qualcuno pronto a filmare il loro confronto colorito...molto colorito. Ovviamente però le loro urla, gli insulti e gli spintoni degni di una baruffa da bar hanno attirato la curiosità di un ospite dell'albergo (e se fosse stato in realtà un calciatore?) e la lite tra il direttore sportivo del Torino e il suo allenatore ha fatto rapidamente il giro del web.

Situazioni simili possono sempre verificarsi e il galateo calcistico prevede ovviamente un comportamento da seguire per risolverle. Per questo Vagnati è corso davanti alle telecamere di Sky Sport e ha dichiarato che con Juric è tutto risolto. Anzi, ben venga questa mezza rissa, perché è da qui che, secondo il dirigente, i granata costruiranno i presupposti per una stagione positiva.

Ma perché i due hanno discusso? Il video girato in modo così clandestino non mostra l'origine del litigio. Tuttavia, è possibile ricostruirne i motivi tenendo presenti sia le frasi proferite sia le vicende che lo precedono.

Tra gli anni da calciatore e quelli da allenatore abbiamo imparato a conoscere Juric e l'identikit che ci siamo fatti è di una persona che non nasconde di certo i propri malumori. Il croato ha infatti espresso più volte la sua insoddisfazione, dovuta al ritardo del mercato in entrata. Il Torino ha infatti salutato due colonne portanti della squadra - Andra Belotti e Gleison Bremer - ma i loro sostituti non sono ancora arrivati.

Urbano Cairo, Davide Vagnati
Cairo e Vagnati / Nicolò Campo/GettyImages

Ieri pomeriggio la goccia che ha fatto traboccare il vaso. Nell'amichevole delle 18.00 contro l'Apollon Limassol, Juric ha schierato una squadra composta principalmente da giovani e seconde linee. Alla fine i granata hanno vinto 1-0, ma questo ha comunque suscitato l'ira di Vagnati, che l'ha preso come un evidente atto polemico contro il suo operato.

Parole grosse, imprecazioni e il riferimento a un presunto "testa di ca**o" (forse il presidente Cairo?) sono i punti salienti di un accapigliamento che avrà sicuramente delle ripercussioni nelle prossime settimane. Forse non tanto per quanto riguarda i risultati, visto che Juric rimane un allenatore molto capace, quanto per l'ambiente che si respirerà in casa Torino, una squadra che tenta ogni anno di sollevarsi da una classifica anonima ma che finisce per sabotarsi da sola.


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