Caos Serie B: ipotesi campionato a 21 squadre e slittamento della prima giornata
Dopo la decisione del Collegio di Garanzia del Coni, che ha respinto il ricorso della Reggina e che ha accolto invece quello del Perugia contro l'iscrizione del Lecco, il caos regna sovrano in Serie B. Al centro del ricorso c'era il tema della perentorietà dei termini: il Lecco - spiega La Gazzetta dello Sport - non ha presentato in tempo i documenti relativi alla scelta del nuovo impianto. Il club lombardo li ha presentati tre giorni dopo, andando oltre la scadenza fissata per il 20 giugno.
Una questione che sembra essere al centro del verdetto del Collegio, di seguito le dichiarazioni dell'avvocato del Perugia Loredana Giani: "Se per la Federazione si possono scavallare i termini, viene da chiedersi che cosa sia la perentorietà, prevista a tutela della correttezza del campionato. Si dice che il Lecco avesse poco tempo, ma nessuno vietava al club di muoversi in anticipo. Perché la Federazione non ha prorogato il termine se lo slittamento della finale dall’11 al 18 giugno è stato giudicato tanto straordinario da invocare la forza maggiore? Questa dilazione interpretativa del termine perentorio è ingiustificabile. Certe scadenze erano state fissate quando la finale era fissata per l’11: i vincitori avrebbero avuto 9 giorni per la documentazione. Il Lecco non avrebbe mai potuto farlo per il 15 (scadenza per gli stadi, ndr ), prima ancora che il match si giocasse, ma nemmeno per il 20 (scadenza per gli altri adempimenti, ndr ). Ha fatto tutto in meno dei 9 giorni che avevamo considerato", riporta Calcio & Finanza.
La replica di Giancarlo Viglione, legale della Figc: "l Lecco ha meritato la promozione sul campo. La Figc ha sbagliato: quando la Lega Pro ha cambiato il calendario, il 27 aprile, avrebbe dovuto modificare il termine per l’iscrizione della vincitrice dei playoff. Tra l’altro il Lecco aveva presentato istanza di proroga, senza risposte. L’errore commesso non può abbattersi sul Lecco, laddove i 9 giorni erano stati rispettati".
Durissima invece la reazione del vicepresidente del Lecco, Gino Di Nunno, che ha sottolineato come il congiunto lombardo andrà in fondo alla vicenda per provare a vincere anche quest'ultima battaglia: "Faremo valere le nostre ragioni ovunque. Intanto mi chiedo come può fare la squadra ad allenarsi in questi giorni con un peso così sulle spalle. Ci stanno distruggendo. Non so neanche come si possa ripartire dopo una mazzata del genere, ma faremo di tutto pur di vincere anche questa partita".
Sempre stando a quanto riferito dalla Rosea, adesso il campionato cadetto andrebbe verso un rinvio. L'inizio della Serie B potrebbe avvenire dopo due settimane rispetto all'attuale data di inizio prevista, quella del 19 agosto, con le date del calendario completamente da rivedere. Da attendere adesso il Consiglio di Stato (29 agosto) che deciderà quali squadre parteciperanno al prossimo campionato. La prossima Serie B potrebbe avere 21 squadre e se dovesse essere inserito oltre al Lecco anche il Perugia tutto il calendario andrebbe completamente rivoluzionato.