Cannavaro: "Sono stato vicino al Milan. Romagnoli? È un giocatore di qualità"
Fabio Cannavaro è stato indubbiamente uno dei difensori più forti della sua generazione e con la sua leadership ha trascinato l'Italia verso lo storico Mondiale del 2006. Oggi l'ex capitano della Nazionale fa l'allenatore e sogna di allenare una squadra di Serie A. Nella giornata di oggi, pianetamilan.it ha intervistato Cannavaro chiedendogli un parere sul Milan di oggi e qualche curiosità sulla spedizione in Germania. Leggiamo le sue parole.
Ciao Fabio, lei è mai stato vicino al Milan?
"Sono stato vicino al Milan prima di andare all’Inter nel 2002. All’inizio dovevo andare al Milan e poi Sacchi mi disse che il Parma mi avrebbe venduto all’Inter. È sempre il Milan ancora oggi però in quegli anni lì era forse il punto di riferimento di tutte le squadre e tutti i giocatori al mondo".
Ha vestito le maglie di Juve e Inter in Italia, ma le sarebbe piaciuto giocare nel Milan?
"Il Milan è sempre stata una delle società migliori che abbiamo avuto in Italia. È una società che ha vinto tanto in Champions. Sono quelle società che sai che quando vai lì non giochi più a calcio ma giochi per vincere".
Poi alla fine ci andò Alessandro Nesta al fotofinish. Per curiosità, con Nesta al posto di Marco Materazzi al suo fianco l’Italia avrebbe vinto il mondiale nel 2006? Come tutti sappiamo, Matrix è stato protagonista sia nel bene che nel male…
"Marco sicuramente è stato determinante perché nei momenti difficili ha fatto dei gol pesanti (contro la Repubblica Ceca nei gironi e in finale contro la Francia, n.d.r) . Quindi ci ha permesso di respirare (Cannavaro ride, n.d.r). Però stiamo parlando di due giocatori pazzeschi perché anche Alessandro Nesta in quegli anni lì era molto forte. Io avevo sempre giocato con lui e avevamo sempre fatto bene. Sicuramente con Marco abbiamo avuto questo plus dei due gol che sicuramente ci hanno fatto comodo".
Cosa pensa di Alessio Romagnoli? Per tanti doveva essere il nuovo Sandro Nesta, ha mantenuto le promesse?
"Alessio è un giocatore che è cresciuto tanto ma che deve ancora crescere. Gioca al Milan e sicuramente deve capire che se vuole ancora fare il salto di qualità adesso e il momento di accelerare. Sia Chiellini che Bonucci tra poco smetteranno e quindi in Nazionale c’è bisogno di gente che ha fatto il salto di qualità".
Giudizio su Fikayo Tomori?
"È migliorato sicuramente anche lui. La Serie A comunque ti migliora e gli allenatori italiani ti migliorano. E’ una scuola che ti fa vedere e ti fa curare le due fasi, sia la fase difensiva che offensiva. E’ una scuola che comunque da i suoi frutti".
Un domani potrà dare ‘fastidio’ anche agli intoccabili Harry Maguire e John Stones con la maglia dei Three Lions in ambito futuro?
"Sicuramente. Anche se loro sono comunque due giocatori che in questo momento è difficile toglierli da lì".
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