Calzona sulla reazione del Napoli e sul futuro in panchina

Il commento del tecnico azzurro nel postpartita di Monza.

AC Monza v SSC Napoli - Serie A TIM
AC Monza v SSC Napoli - Serie A TIM / Marco Luzzani/GettyImages
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Il Napoli supera il Monza all'U-Power Stadium con una rimonta incredibile. Dopo una deludente prima frazione, conclusa sotto di un gol per il colpo di testa di Djuric, gli azzurri si scuotono nei minuti iniziali del secondo tempo e ne segnano 4 in 13 minuti. Pareggia Osimhen, supera Politano, triplica Zielinski e la chiude Raspadori. 2-4 per i partenopei che ora sognano anche la rimonta europea. Le parole nel postpartita di Dazn del tecnico Francesco Calzona.

Sulla differenza tra primo e secondo tempo: "Nel calcio bisogna correre. Se si vuole sempre la palla addosso, lontano, se voglio tentare i dribbling a tanti metri dalla porta, non è il calcio attuale. Oggi bisogna correre, offrire soluzioni a chi è in possesso. La differenza sta tutta qui. Cosa che non abbiamo fatto sia con Atalanta che qui nel primo tempo".

Sulle ambizioni Champions: "Noi siamo condannati a guardare partita per partita, non dipende solo da noi ma anche dagli avversari. Inutile fare calcioli, bisogna vincere. Se facciamo come nel secondo tempo le speranze ci sono, come nel primo no".

Sullo switch tra i due tempi: "A fine primo tempo si parla dei problemi, si cerca di risolverli. I ragazzi hanno recepito, è stato un qualcosa che non è successo soltanto oggi. Quello che predico in continuazione. C'è stato poco tempo per allenarci, però abbiamo parlato perché era visibile a a occhio nudo che in quel modo non saremmo andati da nessuna parte".

Sulle individualità: "È chiaro che specialmente quando giochi con squadre che ti marcano a uomo, devi fare movimento e attaccare la prfondità. È inutile andare tutti incontro, quando sei a uomo. Quando hai giocatori di questo livello è chiaro che ci sta la giocata individuale, ma bisogna arrivarci lì e ci si arriva in questo modo, non intestardendosi in dribbling lontano dalla porta."

Sul divertimento: "Fondamentale perché prima di tutto servono le motivazioni, poi la tattica, la tecnica e tutto il resto. Quando siamo andati in vantaggio la squadra si è liberata mentalmente, ha iniziato a giocare nello stretto e a pochi tocchi, poi ha creato tantissimo grazie elle qualità che abbiamo. Dispiace per i gol presi, due occasioni concesse due gol. Questa cosa mi fa impazzire".

Sulla bellezza dei gol: "Son stati 3 gol spettacolari. Mi piace però sottolineare il gol di Raspadori che ci ha creduto fino all'ultimo. Gli attaccanti devono avere l'istinto di attaccare l'area anche se non c'è la possibilità di far gol".

Sulla possibilità di restare al Napoli: "No, io ho un contratto che scade a giugno. Abbiamo accordi, e ho un contratto con la federazione slovacca. È un atrimonio strano a 3, non so come andrà a finire. Do il massimo da qui a giugno perché Napoli è stata ed è la mia vita. Nella peggore degli ipotesi voglio lasciare un bel ricordo".

È vero che il presidente le ha offferto la possibilità di restare nello staff il prossimo anno?
"No, assolutamente no".