Calhanoglu commenta la possibile vittoria dello Scudetto nel derby col Milan

Hakan Calhanoglu
Hakan Calhanoglu / Ciancaphoto Studio/GettyImages
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Manca ancora un po' di tempo, ma Hakan Calhanoglu carica l'Inter in vista del derby contro il Milan, in programma per lunedì 22 aprile e potenzialmente decisivo per la conquista matematica dello Scudetto da parte dei nerazzurri. Nell'intervista concessa ai microfoni di CBS Sports Golazo, il centrocampista turco ha escluso un possibile ritorno in patria ma ha anche commentato il periodo di crescita della squadra di Inzaghi; ecco le sue parole.

Sullo Scudetto che potrebbe arrivare nel derby: "Se dovessimo vincere il campionato contro il Milan sarebbe pazzesco, sarà un match durissimo ma spero più che altro sia una partita bella e corretta. E che eventualmente i festeggiamenti siano tranquilli perché mi ricordo come avevano festeggiato i rossoneri in passato e quindi voglio stare veramente calmo".

Sulla crescita dell'Inter: "Siamo cresciuti come squadra dopo la sconfitta in finale di Champions League contro il Manchester City e adesso, ma è la mia opinione, siamo diventati uno dei cinque migliori club al mondo. E poi abbiamo un buon allenatore:per lui non è facile ma noi giocatori gli rendiamo le cose più semplici. Come i calciatori migliorano col tempo, accade pure per i tecnici. Inzaghi è molto aperto. Siamo cresciuti tanto, prova molte cose e l'Inter ora è molto importante: lo era anche prima, ma secondo me non giocava questo calcio.Ora piace a chiunque la veda giocare perché giochiamo molto bene: devo dire che lui e lo staff stanno facendo un buon lavoro. Siamo stati eliminati in Champions dell'Atletico Madrid, ma ora il focus è sul campionato perché vogliamo vincere lo scudetto. Vogliamo mettere la seconda stella sul petto"

Sul suo ruolo in campo: "Chiunque mi conosce sa che sono un numero 10, specialmente ero molto famoso nel passato per i miei calci di punizione. Ora sono cresciuti in un nuovo ruolo che mi piace molto dopo che Brozovic è andato via ho tenuto quella posizione, ma sono felice. A volte sono come un difensore aggiunto e con gli altri compagni ci scambiamo spesso le posizioni in campo e questo rende la vita difficile agli avversari. Prima ero più 'leggero', ora mi piace essere aggressivo per recuperare palla, riceverla e poi trovare gli spazi".

Sulla possibilità di lasciare l'Italia, magari per tornare in Turchia: "No no, sono felice qui. Devo essere onesto. Amo l'Italia e la gente di qui, sono da anni a Milano e non voglio partire, voglio continuare la mia carriera qui".

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