Il Milan lavora sul mercato, ma Maldini ha un (duro) compito: il punto
Il mercato in entrata del Milan ha ormai preso il via, dopo un sostanziale periodo di "riposo". Dopo aver acquistato Mike Maignan dal Lille (come sostituto di Donnarumma) e riscattato Fikayo Tomori dal Chelsea, il club rossonero ha lavorato alla lunghissima trattativa per il riscatto dal Brescia di Sandro Tonali (poi portata a termine), oltre a quella ancora più estenuante per Olivier Giroud.
Paolo Maldini, inoltre, ha sistemato anche la questione che riguarda l'attaccante francese ormai ex Chelsea, arrivato in Italia per le visite mediche (e la sua maglia è già in vendita nello store del Milan...), oltre ad aver praticamente preso il vice Theo Hernandez, cioè Fodé Ballo-Touré. La missione più ardua del direttore tecnico rossonero, però, sarà un'altra: quella di chiudere la sessione di mercato in positivo cedendo non solo gli esuberi, ma anche i calciatori (pochi) che possono portare più soldi in cassa. Al momento il Milan ha speso una cifra che si aggira intorno ai 60 milioni di euro e sono quattro (anche cinque) i calciatori che non fanno parte del progetto tecnico di Stefano Pioli.
I primi nella lista sono Andrea Conti e Mattia Caldara, tornati a Milanello dopo i rispettivi prestiti a Parma e Atalanta, oltre a quello di Jens Petter Hauge, sul taccuino di Eintracht Francoforte e Wolfsburg. C'è poi Tommaso Pobega, che tecnicamente non è un esubero, ma per cui l'Atalanta è pronta a sborsare circa 15 milioni di euro. L'ultimo nome, probabilmente il più importante, è quello di Rafael Leao: il Milan, secondo quanto rivelato da calciomercato.com, si aspettava molto di più da lui. E se dovessero arrivare offerte da minimo 30 milioni di euro Maldini non esiterebbe a cederlo.
Segui 90min su Instagram.