Calcagno (AIC): "Il 50% di ingresso allo stadio rischia di essere solo ipotetico, vogliamo tornare alla normalità"

Umberto Calcagno
Umberto Calcagno / Maurizio Lagana/Getty Images
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Il tempo stringe, il campionato si avvicina al via e la questione del pubblico negli stadi deve ancora essere risolta. Questo non è stato però l'unico tema affrontato a microfoni di Radio Kiss Kiss dal presidente dell'AIC, Umberto Calcagno, che ha parlato di alcuni temi di attualità tra cui la riforma dei campionati: "C'è progettualità condivisa: vanno cambiate le regole e la distribuzione delle risorse. I nostri vicini di casa europei sono più virtuosi, non possiamo più perdere tempo".

Sul delicato tema della riapertura degli stadi, Calcagno invece ha voluto lanciare un appello al Governo Draghi: "Il 50% di ingresso allo stadio rischia di essere solo ipotetico: chiediamo di poter avere un provvedimento sotto questo profilo, col greenpass e grazie ai vaccini vogliamo tornare alla normalità".

Chiosa dedicata ai vaccini nel mondo del calcio, quindi anche per i calciatori: "L'obbligo vaccinale ai calciatori? Noi consigliamo i vaccini, ci mancherebbe. In ogni gruppo squadra, composto da una cinquantina di persone, ce ne sono al massimo un paio restii".


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